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Renzi: «Meloni influencer. A Trump importa meno di zero di lei»

di Redazione
Matteo Renzi, intervenuto a Vinitaly, critica Giorgia Meloni per l’assenza di risposte concrete agli imprenditori e per la gestione debole della crisi economica.

Durante un intervento a Vinitaly, l’ex Presidente del Consiglio e leader di Italia Viva Matteo Renzi ha espresso forti critiche nei confronti dell’attuale premier Giorgia Meloni, accusandola di mancare di chiarezza e di responsabilità, soprattutto nei confronti del mondo produttivo italiano.

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«Meloni scappa dal Parlamento, non da Vinitaly»

Renzi ha sottolineato come l’assenza della premier dalla fiera non sia il vero problema: «Giorgia Meloni, quando è in difficoltà, scappa. Ma non dal Vinitaly. Scappa dal Parlamento, e questo è più grave». Secondo Renzi, ciò che più preoccupa gli imprenditori è l’incertezza: «L’instabilità e la mancanza di chiarezza sono la cosa peggiore. La responsabilità della Presidente del Consiglio è di non aver detto cosa si fa per aiutare chi esporta, cosa si fa sull’energia, come lo Stato sostiene le imprese».

La crisi dei mercati e il silenzio del governo

Renzi ha poi commentato il crollo delle borse e la perdita dei risparmi da parte degli italiani: «Quando è iniziata questa crisi, Meloni ha detto che non c’era nessuna catastrofe, Tajani ha detto di non allarmarsi. E intanto la gente ha perso il 20% dei propri risparmi. Questo è un atteggiamento irresponsabile».

Ha inoltre sottolineato il rischio di un sistema che favorisce gli speculatori a scapito delle famiglie e degli imprenditori: «Gli imprenditori investono, gli speculatori lucrano, e le famiglie ci rimettono sempre».

Trump, i dazi e il ruolo dell’Italia

Renzi si è mostrato scettico sull’impatto reale che Meloni potrà avere nei rapporti con Donald Trump: «A Trump della Meloni interessa zero. Per tre mesi ci hanno detto: “Ora ci pensa Giorgia”, ma neanche è stata ricevuta. Forse un accordo tra Stati Uniti ed Europa ci sarà, ma sarà frutto di trattative tra sherpa, non certo della Premier».

Il leader di Italia Viva ha infine rilanciato il tema dell’apertura dei mercati: «Il sovranismo fa male, la globalizzazione fa bene. I veneti, insieme a emiliani e lombardi, esportano più di tutti. Se mettiamo barriere, ci stiamo sparando sui piedi».

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