Nuova call-to-action

GardA.I. torna sul Lago: intelligenza artificiale, robot e droni per i giovani del futuro

di Matteo Scolari
Il 9 aprile la settima edizione della giornata formativa per le scuole superiori del Veneto. Focus su AI, videogame, medicina e ambiente.

Sarà ancora una volta Garda a ospitare una delle esperienze più coinvolgenti e innovative per gli studenti delle scuole superiori del Veneto. GardA.I., giunto alla settima edizione, andrà in scena mercoledì 9 aprile dalle 9.00 alle 16.30, con un ricco programma di attività, sfide e dimostrazioni pratiche dedicate al mondo dell’intelligenza artificiale, della robotica e dell’innovazione scientifica.

La presentazione ufficiale dell’evento si è svolta nella Sala Consiliare del Comune di Garda, alla presenza del Sindaco Davide Bendinelli, dell’organizzatore Oscar Gagliardo, della dirigente scolastica Anastasia Zanoncelli (Istituto Marie Curie di Garda), del ricercatore Daniele Meli (Università di Verona), del Comandante Andrea Erculiani della Squadra Nautica di Peschiera del Garda e di Giorgio Franzini per Arpa Veneto.

«GardA.I. non è solo un evento, è un progetto educativo», ha dichiarato Davide Bendinelli, sottolineando la lungimiranza di un’iniziativa partita sette anni fa con pochi mezzi ma grande visione:
«Con GardA.I. vogliamo offrire ai giovani strumenti per comprendere il potenziale dell’IA, per farne un uso consapevole. In un mondo dove la tecnologia può essere usata bene o male, è nostro compito accompagnarli nel capire la direzione giusta».

Una visione condivisa anche da Anastasia Zanoncelli, che ha ricordato come il progetto sia cresciuto coinvolgendo una rete di istituti scolastici del Veneto e ottenendo il supporto di università, forze dell’ordine e autorità ambientali: «Non è una gita, ma un vero percorso formativo. Siamo stati tra i primi a credere che l’intelligenza artificiale dovesse entrare nel curriculum degli studenti, attraverso esperienze dirette e collaborative».

Il cuore dell’edizione 2025 sarà costituito da laboratori pratici e sfide tra studenti e robot, con un programma ancora più ricco rispetto alle precedenti edizioni. Gli studenti, preparati in anticipo attraverso 15 ore di formazione con docenti universitari, avranno modo di mettere in pratica quanto appreso nei mesi precedenti.

Daniele Meli, ricercatore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona, ha annunciato le novità: «Mostreremo come i droni acquatici vengano impiegati nel monitoraggio ambientale, un ambito che unisce tecnologia e sostenibilità. Inoltre, proporremo esercitazioni sull’uso dell’IA per sviluppare videogiochi e per l’identificazione di patologie mediche come l’Alzheimer. Un mix di didattica, scienza e creatività».

Daniele Meli - ricercatore dipartimento Informatico UNIVR (7)
Daniele Meli, ricercatore dipartimento Informatico UNIVR

Tra le attrazioni principali della giornata ci sarà la possibilità per gli studenti di sfidare il robot spaziale Rosita, frutto di una collaborazione tra ASI – Agenzia Spaziale Italiana e DIAG – Dipartimento di Ingegneria della Sapienza Università di Roma.

Oscar Gagliardo, anima storica di GardA.I., ha ricordato le umili origini del progetto, partito “da un gazebo improvvisato” fino a diventare un vero format educativo, diffuso in tutti gli spazi della città: dal centro congressi a Palazzo Carlotti, oggi fulcro della manifestazione.

A rendere possibile GardA.I. è un patto virtuoso tra scuola, università, istituzioni e forze dell’ordine, che collaborano attivamente per offrire agli studenti un’esperienza multidisciplinare e immersiva. La partecipazione di ARPAV e della Polizia Scientifica dimostra inoltre l’intenzione di affrontare l’IA anche sotto il profilo etico e normativo, in un’ottica di responsabilità e cittadinanza digitale.

GardA.I. 2025 si candida a diventare un riferimento nazionale per l’educazione tecnologica nelle scuole, unendo formazione, partecipazione e ispirazione in un contesto territoriale d’eccezione come il Lago di Garda. E, come ricordano i promotori, il futuro si costruisce oggi, partendo dai banchi di scuola.

Condividi ora!