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“Pacchetto Vino”: Unione Italiana Vini promuove il piano UE

di Matteo Scolari
UIV esprime soddisfazione per il testo presentato in Commissione Europea che mostra attenzione concreta alle esigenze del settore, colpito da incertezze commerciali anche a causa della minaccia di dazi statunitensi.

Il settore vitivinicolo europeo ha ricevuto una proposta concreta e tempestiva dalla Commissione Europea: si tratta del nuovo “Pacchetto Vino”, presentato il 28 marzo 2025 dal Commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen. Una proposta che punta a sostenere un comparto sempre più messo alla prova da crisi geopolitiche, dinamiche commerciali complesse e sfide ambientali e sociali.

L’accoglienza in Italia è stata positiva, in particolare da parte dell’Unione Italiana Vini (UIV). A dichiararlo è il segretario generale Paolo Castelletti, che sottolinea come il documento recepisca molte delle raccomandazioni elaborate dal Gruppo di Alto Livello per il futuro del vino nell’Unione Europea: «Apprezziamo non solo la rapidità dell’intervento, ma anche lo sforzo a includere buona parte delle raccomandazioni del Gruppo».

Paolo Castelletti, segretario UIV.

L’impianto normativo proposto, che sarà ora oggetto di confronto con Parlamento Europeo e Stati membri, si distingue per tre caratteristiche fondamentali: tempismo, semplificazione, attenzione alla filiera. Secondo Castelletti, l’elemento centrale è l’aver evitato il ricorso ai fondi OCM per interventi drastici come la distillazione e gli espianti, preferendo invece il rinvio agli aiuti nazionali per eventuali misure di contenimento produttivo.

Tra le misure positive c’è anche l’apertura alla possibilità di ridurre le rese e l’allungamento dei tempi per le autorizzazioni al reimpianto. Questo consentirebbe una gestione più flessibile e meno onerosa delle superfici vitate. Di rilievo anche il lavoro di semplificazione normativa, che coinvolge diversi fronti: dalla regolamentazione della produzione di vini dealcolati, alla digitalizzazione delle informazioni al consumatore, fino alla revisione della misura promozione, con l’obiettivo di rafforzare i mercati in modo più efficace.

UIV esprime soddisfazione per un testo che mostra attenzione concreta alle esigenze del settore, colpito da incertezze commerciali anche a causa della minaccia di dazi statunitensi. «Riteniamo che questa proposta rappresenti oggi un buon punto di partenza», ha dichiarato Castelletti. «Siamo a disposizione del ministero dell’Agricoltura e del Parlamento Europeo per dare il contributo della filiera al perfezionamento del testo».

Il sistema vino italiano, strategico per l’economia agroalimentare e per l’immagine del Made in Italy nel mondo, si trova oggi davanti a una sfida importante. Dopo anni di confronti e criticità, l’adozione di un quadro normativo flessibile e innovativo potrebbe segnare un punto di svolta per garantire la sostenibilità, competitività e internazionalizzazione del comparto.

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