Regione Veneto, nuove risorse per il personale sanitario
di Matteo ScolariLa Regione Veneto conferma il proprio impegno nella gestione del personale sanitario e nella lotta alla carenza di operatori del settore, attraverso un piano triennale che prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro tra il 2024 e il 2026. A renderlo noto è Giovanni Zanini, rappresentante della CISL FP Verona, che sottolinea come le recenti azioni rientrino in un quadro più ampio di attenzione alla “retention del dipendente”, vale a dire alla permanenza in servizio degli operatori già in organico.
Nel dettaglio, il DL 35/2019 (Decreto Calabria) ha consentito un incremento della spesa sanitaria per il personale, pari a +35 milioni di euro nel 2024, con una previsione di ulteriori +32,3 milioni nel 2025. Un trend che punta non solo ad affrontare il problema delle dimissioni e del turnover, ma anche a migliorare l’attrattività delle professioni sanitarie.
I fondi previsti per la spesa del 2025, pur non ancora “spendibili” perché in attesa del parere favorevole del Ministero delle Finanze (MEF), rappresentano una leva fondamentale per affrontare il problema strutturale della sanità veneta. Secondo quanto riportato, le risorse andranno a incidere su aspetti fondamentali come l’organizzazione del lavoro, il clima organizzativo, la flessibilità operativa, i carichi di lavoro e, soprattutto, le condizioni retributive del personale.

Un altro fronte importante riguarda la riduzione delle liste d’attesa. A tal fine, la Regione Veneto ha destinato 40 milioni di euro nel 2024, fondi utilizzati per finanziare attività aggiuntive del personale sanitario e per acquistare prestazioni in convenzione con strutture private accreditate, anche in deroga ai limiti di spesa ordinari. L’obiettivo è quello di garantire tempi più rapidi di accesso alle cure, ottimizzando al contempo la collaborazione tra pubblico e privato.
Il piano si inserisce in un contesto più ampio, che ha visto la Regione ottenere quasi 11 miliardi di euro dal Fondo Sanitario Nazionale per il 2024, con un incremento di circa 380 milioni rispetto al 2023. Una somma che punta a stabilizzare il personale, migliorare le condizioni lavorative e potenziare l’efficienza dell’intero Servizio Sanitario Regionale (SSR).
La strategia messa in campo dalla Regione Veneto è chiara: unire investimenti mirati e politiche di retention per rafforzare il comparto sanitario, garantire continuità nei servizi e valorizzare le competenze presenti sul territorio. È un piano che guarda al medio-lungo termine e che potrebbe rappresentare un modello replicabile anche a livello nazionale, in un momento storico in cui la sanità italiana necessita di interventi strutturali e sostenibili.
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