Generali chiude il 2024 con un utile netto normalizzato a 3,8 miliardi

Il Gruppo Generali ha chiuso il 2024 con risultati finanziari record, confermando una solida crescita e il pieno superamento degli obiettivi del piano strategico triennale “Lifetime Partner 24: Driving Growth”. Il risultato operativo è cresciuto dell’8,2%, attestandosi a 7,3 miliardi di euro, trainato da tutte le linee di business. I premi lordi hanno raggiunto 95,2 miliardi di euro, con un incremento del 14,9% rispetto all’anno precedente, grazie al forte sviluppo del segmento Vita (+19,2%) e Danni (+7,7%).

L’utile netto normalizzato ha toccato quota 3,8 miliardi di euro (+5,4%), il più alto nella storia del Gruppo. Gli Asset Under Management sono aumentati del 31,6%, raggiungendo 863 miliardi di euro, sostenuti da una raccolta netta positiva e dal consolidamento di Conning Holdings Limited.

Il Solvency II ratio si attesta al 210%, confermando la solidità patrimoniale del Gruppo nonostante l’impatto delle acquisizioni e del buyback da 500 milioni di euro effettuato nel 2024. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo per azione di 1,43 euro, con un incremento dell’11,7% rispetto all’anno scorso, rafforzando l’attenzione alla remunerazione degli azionisti.

Il CEO di Generali, Philippe Donnet, ha espresso grande soddisfazione per i risultati conseguiti, sottolineando che il Gruppo si trova nella posizione più forte di sempre. “Abbiamo superato tutti i target del piano ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ e siamo ora focalizzati sul nuovo piano strategico ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’, che accelererà ulteriormente la crescita degli utili e la generazione di cassa, con un forte sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e dei dati per rispondere alle esigenze dei clienti e intercettare le nuove opportunità di mercato”.

A livello settoriale, il segmento Vita ha registrato una raccolta netta positiva di 9,7 miliardi di euro, trainata dai prodotti unit-linked e puro rischio e malattia, con un New Business Value in crescita a 2,4 miliardi di euro. Nel segmento Danni, i premi lordi sono saliti a 33,8 miliardi di euro, con un Combined Ratio stabile al 94,0% e un miglioramento del CoR non attualizzato al 95,9%. L’Asset & Wealth Management ha contribuito con un risultato operativo di 1,18 miliardi di euro (+22,6%), grazie alla forte performance di Banca Generali e all’incremento del settore Asset Management.

Per il 2025-2027, il nuovo piano “Lifetime Partner 27: Driving Excellence” punta a una crescita dell’utile per azione tra l’8 e il 10% annuo, una generazione di oltre 11 miliardi di cassa netta cumulativa e un incremento del dividendo per azione superiore al 10% annuo. Confermato un buyback da almeno 1,5 miliardi di euro entro il 2027.

Generali, presieduta da Andrea Sironi, prosegue il proprio impegno per la sostenibilità, con 25,2 miliardi di premi legati a soluzioni ESG, 13,9 miliardi di nuovi investimenti verdi e sostenibili e una riduzione delle emissioni di CO₂ del 46,1% rispetto al 2019.

Il contributo di Cattolica

Nel bilancio 2024 del Gruppo Generali emerge anche il contributo di Cattolica Assicurazioni, realtà storicamente legata al territorio veronese e oggi parte integrante della strategia del colosso assicurativo. Il 2024 ha segnato un ulteriore consolidamento delle operazioni avviate dopo l’integrazione di Cattolica nel gruppo, con un impatto positivo sulla redditività complessiva. In particolare, Generali ha beneficiato delle plusvalenze derivanti dalle dismissioni delle joint venture bancassicurative di Cattolica, concluse nel 2023.

L’incorporazione di Cattolica ha rafforzato la presenza di Generali nel mercato assicurativo italiano, consolidando la leadership nel settore Vita e Danni. L’integrazione ha permesso una razionalizzazione operativa, ottimizzando le sinergie tra le due realtà e valorizzando il patrimonio di competenze e relazioni sviluppato da Cattolica nel corso dei decenni.

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