CONVECS: è veneto il supercalcolo che rivoluziona la ricerca scientifica
di Matteo ScolariLa Regione Veneto ha deciso di puntare sull’innovazione e sulla ricerca scientifica, stanziando 15 milioni di euro per il progetto CONVECS (Comunità Veneta per il Calcolo Scientifico), una rete avanzata di High-Performance Computing (HPC) che migliorerà significativamente la capacità computazionale delle Università venete e dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
L’Università di Padova è il capofila di questa iniziativa strategica, sviluppata in collaborazione con l’Università di Verona, l’Università Ca’ Foscari, l’Università Iuav di Venezia e l’INFN nelle sue sedi di Padova e Legnaro. L’obiettivo è creare un’infrastruttura interconnessa che potenzi la ricerca in fisica, ingegneria, biologia, farmaceutica, intelligenza artificiale e scienze sociali. L’accordo è stato formalizzato con la creazione di un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) siglata l’8 gennaio 2025. Il progetto si avvale di fondi provenienti dal PR Veneto FESR 2021-2027, destinati a favorire l’innovazione e la competitività del sistema scientifico regionale.
Il supercalcolo è ormai uno strumento indispensabile in diversi ambiti della ricerca e dello sviluppo industriale. Oggi, infatti, l’HPC non si limita alle discipline tradizionali come la fisica teorica o l’ingegneria aerospaziale, ma è fondamentale anche per le scienze sociali, la farmaceutica, le arti digitali e l’intelligenza artificiale. L’infrastruttura creata con CONVECS permetterà a ricercatori e aziende di accedere a risorse computazionali avanzate per sviluppare nuovi farmaci, simulando miliardi di combinazioni tra molecole e proteine per individuare nuovi trattamenti in tempi più rapidi. Un altro campo di applicazione è quello della creazione di gemelli digitali, modelli virtuali di impianti industriali, macchinari o addirittura organi umani, per testare soluzioni in scenari controllati senza rischi. L’intelligenza artificiale generativa, su cui si basano strumenti come ChatGPT, trarrà enorme beneficio dalla nuova infrastruttura: le reti neurali su larga scala richiedono enormi capacità di calcolo, e con CONVECS sarà possibile realizzare modelli sempre più avanzati, simulando anche processi cognitivi umani per migliorare la comprensione dei meccanismi cerebrali.
Oltre all’impatto sulla ricerca accademica, CONVECS avrà un ruolo chiave per il mondo delle imprese. Le aziende potranno sfruttare questa infrastruttura per sviluppare progetti innovativi in collaborazione con le università, accelerando il trasferimento tecnologico. Il progetto prevede anche un importante programma di formazione, offrendo corsi sull’utilizzo dell’HPC a studenti, ricercatori e personale aziendale. L’obiettivo è favorire l’alfabetizzazione digitale avanzata e creare una rete di competenze che possa rendere il Veneto un polo di riferimento per il supercalcolo a livello nazionale ed europeo.
L’impatto di CONVECS si estende anche alla sostenibilità ambientale. Le infrastrutture di supercalcolo richiedono grandi quantità di energia e generano calore, ma il progetto prevede soluzioni innovative per minimizzare i consumi. Verranno utilizzati datacenter già esistenti, ottimizzati per garantire efficienza energetica, e saranno implementate tecnologie di spegnimento automatico dei server in base all’effettiva richiesta di calcolo. Questo approccio consentirà di ridurre significativamente i consumi, evitando sprechi e migliorando la sostenibilità dell’infrastruttura.
La gestione scientifica del progetto è affidata ad Andrea Zanella, Prorettore ICT dell’Università di Padova, in collaborazione con referenti di tutti gli atenei e degli enti coinvolti. La parte tecnica è gestita dall’Area Servizi Informatici e Telematici (ASIT) dell’Università di Padova, con il coinvolgimento diretto di tecnici informatici e ricercatori. Il coordinamento tra le istituzioni è supportato da UniSMART, la fondazione dell’Università di Padova dedicata al trasferimento tecnologico e alla formazione post-lauream.
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