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Consob, applicati i primi “cartellini gialli” nel caso Cattolica-Generali

di Matteo Scolari
Luca Causin e Paola Fornasier, accusati di abuso di informazioni privilegiate, dovranno contribuire economicamente al Fondo per la tutela stragiudiziale dei risparmiatori e degli investitori e completare un percorso formativo obbligatorio.

La Consob ha iniziato ad applicare la nuova disciplina che consente di adottare misure preventive anziché procedere direttamente con le sanzioni. Come riporta l’Ansa, questo approccio è stato sperimentato per la prima volta nei confronti di Luca Causin e Paola Fornasier, accusati di abuso di informazioni privilegiate in relazione alla partnership strategica tra Cattolica Assicurazioni e Generali. Entrambi, venuti a conoscenza del progetto prima che fosse reso pubblico, hanno acquistato titoli, un comportamento rientrante nella fattispecie dell’insider trading.

In passato, situazioni di questo tipo avrebbero portato a sanzioni economiche e interdittive pesanti. Tuttavia, con il nuovo meccanismo introdotto dalla Consob, Causin e Fornasier hanno avuto la possibilità di estinguere anticipatamente il procedimento presentando i loro “impegni”. In pratica, invece di ricevere multe tradizionali, dovranno contribuire economicamente al Fondo per la tutela stragiudiziale dei risparmiatori e degli investitori e completare un percorso formativo obbligatorio.

Secondo la delibera della Consob, Luca Causin dovrà versare 6.814,80 euro al Fondo e completare 30 ore di formazione sugli abusi di mercato nei prossimi due anni. Inoltre, avrà l’obbligo di vendere tutti i titoli in suo possesso entro 14 giorni, non potrà acquistare azioni o obbligazioni per i prossimi due anni e dovrà inviare ogni sei mesi un report alla Consob sui titoli di Stato in suo possesso. Paola Fornasier, invece, dovrà versare 5.000 euro al Fondo e seguire tre corsi della SDA Bocconi, tre corsi gestiti dalla Banca Mediolanum e tre corsi di formazione IVASS.

Questo nuovo approccio della Consob rappresenta una svolta nel sistema di vigilanza sui mercati finanziari italiani. L’obiettivo è quello di responsabilizzare i soggetti coinvolti attraverso percorsi educativi e misure correttive piuttosto che ricorrere immediatamente a sanzioni repressive. Resta da vedere se questa strategia avrà un effetto deterrente sufficiente per prevenire futuri casi di insider trading o se sarà percepita come una forma di clemenza per chi viola le regole di mercato.

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