Vino ed e-commerce: una sinergia all’insegna della crescita
di RedazionePer il comparto del vino, l’e-commerce sarà un asset sempre più decisivo. Lo è stato, come per numerosi altri settori, negli anni complessi della pandemia, che hanno visto una vera e propria esplosione dell’e-shopping. Ora che siamo tornati da tempo alla normalità, la tendenza si è consolidata e, come dimostrano dati recenti, ha tutte le carte in regola per diventare un trend di crescita.
Da chiamare in causa a tal proposito è un’indagine condotta dal provider International Wine and Spirits Research, che parla del raggiungimento, entro il 2028, di un giro d’affari di 36 miliardi di dollari da parte dell’e-commerce di bevande alcoliche, vino compreso, a livello globale.
C’è un aspetto in più del quale tenere conto, ennesimo segno dei cambiamenti che il web sta portando nella nostra vita: se un tempo i riferimenti che influenzavano l’acquisto di vini e altri alcolici vedevano in primo piano il passaparola, oggi il ruolo centrale nel condizionare le scelte d’acquisto, online e non solo, è svolto dai canali digital.
Si parla a tutti gli effetti di una nuova fase del mercato, caratterizzata da una progressiva normalizzazione dell’acquisto di vini online – i grandi numeri di e-commerce verticali come Tannico fanno già capire la direzione che prenderà il settore nel futuro prossimo – magari dopo aver acquisito informazioni sulle varie etichette grazie a webinar e blog di settore.
I dati e le prospettive sull’e-commerce di bevande alcoliche e vino arrivano dopo circa un lustro di volatilità.
Adesso, come sottolineato da diversi esperti del settore, è il momento della stabilizzazione e della crescita, sempre con la bussola orientata verso la ricerca dell’attenzione da parte di un target che si affida molto, come poco fa accennato, ai canali digitali per prendere informazioni prima di concretizzare la decisione di acquisto.
Diventa quindi impellente per i brand del comparto costruire una presenza online strategica e globale, puntando sui contenuti di valore con lo scopo di mantenersi competitivi.
In vista del 2028, si parla di una crescita che, nel caso specifico del vino, vedrà l’Italia assumere il ruolo di capofila. I brand intenzionati a cavalcare con successo quest’onda dovranno tenere conto, nell’ambito delle loro strategie, di aspetti come il prezzo, che continua a rimanere in cima all’elenco delle priorità per via dei ciclici momenti di crisi.
Tra quelli analizzati dall’indagine Iwsr, sarà il mercato italiano quello con il tasso di crescita maggiormente rapido nei prossimi anni; a questi numeri contribuiranno, tra i vari fattori, anche le scelte, da parte dei gruppi della grande distribuzione organizzata, di investire risorse ingenti nella spesa online.
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