Vesentini: «Per la CER di Povegliano abbiamo scelto la fondazione di partecipazione»
di Matteo ScolariLe Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno rivoluzionando il modo in cui cittadini, imprese ed enti pubblici producono e condividono energia pulita. Il loro obiettivo non è solo abbattere i costi dell’energia e ridurre l’impatto ambientale, ma anche creare reti di collaborazione locale.
A Povegliano Veronese è nata a fine dicembre 2024 la CER “Gocce di comunità”, frutto della collaborazione tra il Comune, la parrocchia, imprese e associazioni locali. Un progetto innovativo non solo per il modello energetico adottato, ma anche per la modalità con cui è stato sviluppato, grazie all’uso del Conscious Contracts, un metodo che favorisce la creazione di accordi basati sulla fiducia e sulla condivisione di valori.
Ne abbiamo parlato con Lucia Vesentini, avvocata integrativa certificata in Conscious Contracts, che ha seguito il processo di nascita della CER.
Avvocata Vesentini, come nasce il progetto della CER di Povegliano e quali sono stati i primi passi?
L’idea della CER a Povegliano è nata già ad aprile 2023, quando abbiamo incontrato il Comune, che aveva il desiderio di avviare una comunità energetica rinnovabile. Insieme abbiamo costruito il progetto con un approccio partecipativo basato sul metodo Conscious Contracts, in cui non conta solo il risultato finale, ma anche il modo in cui lo si raggiunge. L’obiettivo non era solo quello di produrre energia da fonti rinnovabili, ma anche di creare una vera comunità, coinvolgendo soggetti diversi: la parrocchia, le associazioni locali, le cooperative e le imprese. Nell’agosto 2023 abbiamo presentato il progetto al bando di Fondazione Cariverona, ottenendo il massimo finanziamento disponibile, pari a 60.000 euro.
Come avete coinvolto la cittadinanza e quali sono state le reazioni?
Dopo aver ottenuto il finanziamento, la fase successiva è stata quella di presentare il progetto alla cittadinanza. Abbiamo organizzato diversi eventi partecipativi per spiegare il funzionamento delle CER, che per molti erano un concetto ancora poco chiaro. Ci aspettavamo una certa diffidenza iniziale, perché mettersi insieme per un progetto comune non è mai semplice. Tuttavia, siamo rimasti sorpresi dalla risposta positiva delle persone. Chi inizialmente si avvicinava solo per una questione di risparmio economico, alla fine si è appassionato all’idea di costruire qualcosa di più grande: una rete di relazioni e di fiducia. Abbiamo chiuso il percorso partecipativo con cinque incontri, in cui si è creata una vera e propria sintonia tra i partecipanti. Alla fine, molte persone ci hanno detto che erano entusiaste di continuare a incontrarsi anche oltre il progetto energetico, segno che la CER ha un forte valore sociale.
La CER di Povegliano si distingue anche per la sua struttura giuridica. Perché avete scelto la formula della “Fondazione di partecipazione”?
Tra le diverse forme giuridiche possibili, il Comune ha ritenuto che la Fondazione di partecipazione fosse la scelta più adatta per garantire la durata e la stabilità del progetto. La costituzione formale è avvenuta il 21 dicembre 2024, davanti a una notaia e con la presenza di tanti cittadini, che hanno voluto essere testimoni di questo momento storico. È stata una scelta importante, perché la Fondazione di partecipazione permette una gestione inclusiva e trasparente, favorendo il coinvolgimento di nuovi soggetti nel tempo.»
Chi fa parte del consiglio di amministrazione della CER?
L’assemblea costituente ha nominato un consiglio di amministrazione che riflette la pluralità dei soggetti coinvolti. Il presidente è Riccardo Milano, mentre accanto a lui siedono rappresentanti del Comune, della parrocchia e del mondo delle imprese. Per il Comune di Povegliano, è stata nominata Veronica Moronese, avvocata esperta di diritto dello spazio. La parrocchia, invece, ha designato Fabrizio Cestaro, ex dirigente del Ministero della Salute. Tra i consiglieri c’è anche Fabrizio Sambugar, manager con esperienza ventennale in vendite, marketing e comunicazione. Figure di alto livello, che garantiranno una gestione solida e orientata alla crescita della CER.»
La CER è già operativa. Quali sono i prossimi passi?
Sì, con la costituzione formale, la CER è ufficialmente partita. Ora il prossimo passo è allargare la partecipazione, coinvolgendo altri cittadini, aziende e realtà del territorio. Il Comune avvierà una campagna di sensibilizzazione per far conoscere la CER e invitare nuovi soggetti ad aderire. L’adesione è aperta a tutti coloro che si trovano sotto la cabina primaria di Povegliano, che comprende anche una parte del Comune di Villafranca. L’obiettivo è rendere la comunità sempre più inclusiva e sostenibile.
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