Società Benefit: in Italia la crescita è del 27% con un impatto positivo su economia e società
di Matteo ScolariLe Società Benefit in Italia stanno vivendo una fase di forte espansione, affermandosi sempre più come modello di riferimento per un’economia innovativa, sostenibile e inclusiva. I dati della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025, presentata il 20 febbraio 2025 a Roma durante l’evento “Un’ondata di innovazione”, confermano il ruolo strategico di queste imprese nel panorama economico nazionale. Alla presenza di esponenti istituzionali e rappresentanti delle principali realtà economiche e accademiche, è stato illustrato come le aziende che hanno adottato questo modello abbiano dimostrato una maggiore capacità di crescita, investimenti più consistenti sul capitale umano e una più spiccata attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale.

Nel 2024, il numero di Società Benefit in Italia ha raggiunto quota 4.593, registrando un incremento del 27% rispetto all’anno precedente. Oltre alla crescita numerica, si evidenzia un impatto economico significativo, con un valore della produzione che ha toccato i 62 miliardi di euro e una forza lavoro che conta più di 217.000 addetti. Il confronto con le imprese non-Benefit evidenzia una differenza sostanziale nelle performance: tra il 2021 e il 2023, le Società Benefit hanno visto il loro fatturato crescere del 26%, rispetto al 15,4% registrato dalle imprese tradizionali.

Un altro elemento distintivo riguarda la redistribuzione del valore all’interno di queste imprese, con una particolare attenzione al benessere dei lavoratori. Il costo del lavoro è aumentato del 25,9% nelle Società Benefit, quasi il doppio rispetto al 12,5% delle aziende non-Benefit. Questo dato indica una maggiore propensione di queste imprese a investire nelle persone, offrendo condizioni lavorative migliori e salari più competitivi, oltre a maggiori opportunità di crescita professionale.
Anche sotto il profilo della parità di genere, le Società Benefit si distinguono nettamente. La presenza di almeno una donna nei Consigli di Amministrazione è rilevata nel 62% delle grandi imprese Benefit, mentre nelle aziende non-Benefit questa percentuale si ferma al 48%. Questo dato dimostra un impegno concreto per una governance più equa e inclusiva, favorendo la partecipazione femminile ai processi decisionali.

Un altro fattore chiave che emerge dalla ricerca è il ruolo della leadership giovane. Le Società Benefit guidate da un board con almeno un membro sotto i 40 anni hanno registrato una crescita del fatturato del 30,6%, mentre quelle con una governance composta esclusivamente da over 65 hanno fatto segnare un incremento del 23,5%. La propensione all’assunzione è risultata significativamente più alta nelle aziende con una leadership più giovane, con un aumento del 20% degli addetti, rispetto all’11% delle imprese guidate da senior. Questa tendenza conferma come un approccio manageriale innovativo e dinamico possa incidere in maniera positiva sulle performance aziendali, favorendo lo sviluppo di nuove strategie e l’adozione di modelli più sostenibili.
L’analisi della distribuzione territoriale evidenzia una maggiore concentrazione di Società Benefit nel Nord Italia, con la Lombardia che guida la classifica per numero di aziende registrate, con 1.500 unità. Seguono il Lazio (509), il Veneto (470) e l’Emilia-Romagna (402). Per quanto riguarda invece la densità di Società Benefit rispetto al totale delle imprese, le province con la maggiore incidenza sono Milano, Trieste e Trento, segno di una particolare attenzione a questi modelli di business in contesti caratterizzati da forte innovazione e dinamismo economico.

Durante l’evento, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza del modello Benefit nel favorire un’economia più equa e sostenibile. Paolo Ghezzi, Direttore Generale di InfoCamere, ha dichiarato: «Il percorso che stanno facendo le Società Benefit è ricco di indicazioni preziose per lo sviluppo del nostro tessuto imprenditoriale in senso più moderno e inclusivo. Le informazioni puntuali che emergono dalle analisi dei dati ufficiali del Registro delle Imprese rappresentano un valore straordinario, non solo per le istituzioni, ma anche per le imprese stesse, che possono trovare ispirazione e concretezza nell’adozione di questo modello».
Il report completo della ricerca è disponibile online al seguente link:
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