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Stati Generali del Vino: Frescobaldi (UIV) critica il Piano Beca

di Matteo Scolari
Il presidente dell’Unione Italiana Vini denuncia le restrizioni Ue e propone nuove politiche commerciali per rilanciare l’export.

Si è svolto oggi a Roma, in Campidoglio, l’appuntamento con gli Stati Generali del Vino, un evento di primaria importanza per il settore vitivinicolo italiano. Tra gli interventi più attesi, quello di Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione Italiana Vini (UIV), che ha espresso una forte critica nei confronti delle recenti iniziative della Commissione Europea in materia di regolamentazione del vino.

Frescobaldi ha puntato il dito contro il Piano Beca, un documento pubblicato nei giorni scorsi dalla Commissione UE che, a suo avviso, rappresenta una minaccia per il settore vitivinicolo. Questo piano, già bocciato politicamente tre anni fa dal Parlamento Europeo, prevede l’introduzione di forti limitazioni al commercio del vino e di etichette allarmistiche simili a quelle adottate in Irlanda per gli health warning. Secondo il presidente di UIV, questa strategia è un’“autoflagellazione di difficile comprensione”, che penalizza un settore chiave per l’economia europea e italiana.

Le preoccupazioni espresse da Frescobaldi non riguardano solo la normativa europea, ma anche il calo dell’export del vino italiano. Attualmente, il 60% delle esportazioni è concentrato in soli cinque Paesi, con un mercato statunitense che nel 2024 ha registrato un calo del 4,4% a volume, replicando la flessione dell’anno precedente. Questo trend preoccupante, secondo il presidente di UIV, impone una riflessione sulle strategie di internazionalizzazione, puntando su nuovi accordi commerciali come quello con il Mercosur per ampliare la presenza del vino italiano nei mercati emergenti.

Nel corso dell’incontro, Frescobaldi ha anche sottolineato l’importanza di un’azione unitaria per difendere il settore vitivinicolo da normative penalizzanti. L’Unione Italiana Vini ribadisce la necessità di contrastare misure restrittive come gli health warning irlandesi, che vanno contro il principio della libera circolazione delle merci e rischiano di influenzare negativamente la percezione del vino tra i consumatori.

L’evento ha rappresentato un importante momento di confronto tra istituzioni, produttori e operatori del settore, con l’obiettivo di definire nuove strategie per tutelare il vino italiano e rilanciarne la competitività internazionale.

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