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Plinio Menegalli: «Sicurezza sul lavoro, oggi la sensibilità è aumentata»

di Matteo Scolari
Ospite di Focus Verona Economia uno dei medici del lavoro più affermati della provincia di Verona, Plinio Menegalli, il quale fa il punto attuale sulle criticità e sulle migliorie introdotto nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La sicurezza nei luoghi di lavoro è una delle questioni più urgenti nel nostro Paese, e Verona non fa eccezione. Con 19 vittime sul lavoro solo nel 2024, la provincia scaligera è tra le più monitorate in Veneto per il numero di infortuni, secondo i dati dell’Osservatorio Vega.

Per comprendere meglio il quadro attuale e le strategie di prevenzione, abbiamo intervistato Plinio Menegalli, medico del lavoro con oltre 40 anni di esperienza, ospite della trasmissione Focus Verona Economia, in onda su Radio Adige TV.

Dottor Menegalli, Verona è una delle province con il maggior numero di infortuni sul lavoro in Veneto. Quali sono le cause principali di questo fenomeno?

Sì, purtroppo il numero di infortuni sul lavoro a Verona è ancora molto alto, nonostante siano stati fatti passi avanti nella prevenzione. Le cause sono molteplici. Il settore dell’agricoltura è uno di quelli più a rischio, perché spesso si lavora in condizioni difficili, con macchinari pesanti e senza adeguate misure di protezione. Poi c’è il settore edile, in particolare i cantieri, dove il rischio è elevato per la presenza di più aziende che operano contemporaneamente nello stesso spazio. In questi contesti, il mancato coordinamento delle misure di sicurezza può portare a situazioni molto pericolose. Inoltre, gli infortuni stradali legati al lavoro rappresentano un’altra criticità. Molti lavoratori subiscono incidenti nel tragitto casa-lavoro o durante le attività di trasporto e consegna. Questa è una problematica che necessita di maggiore attenzione da parte delle aziende e delle istituzioni.

Le aziende oggi sono più sensibili al tema della sicurezza rispetto al passato?

Certamente, oggi la sensibilità è aumentata e questo è un dato positivo. Gli imprenditori e i datori di lavoro sono più consapevoli dell’importanza di garantire un ambiente sicuro ai propri dipendenti. La sicurezza non è più vista solo come un obbligo normativo, ma come un valore che contribuisce a migliorare il benessere e la produttività aziendale. Anche i lavoratori sono molto più attenti rispetto al passato e chiedono maggiore tutela della loro salute. Non sono più soggetti passivi, ma attivi nel segnalare problemi e nel richiedere interventi migliorativi. Bisogna anche considerare che oggi le ispezioni e le sanzioni sono più severe e questo ha spinto molte aziende a investire nella prevenzione e nella formazione. Tuttavia, ci sono ancora difficoltà nelle piccole e medie imprese, dove il concetto di sicurezza fatica a essere percepito come una priorità assoluta.

Negli ultimi anni è aumentato anche il numero di malattie professionali. A cosa è dovuto questo fenomeno?

Le malattie professionali sono in crescita e rappresentano una sfida importante per la medicina del lavoro. Se negli ultimi decenni si è riusciti a ridurre gli infortuni più gravi grazie a normative più stringenti, oggi emergono problematiche più subdole ma altrettanto gravi. Tra le patologie più diffuse ci sono i disturbi muscolo-scheletrici, spesso dovuti a posture scorrette, movimentazione di carichi pesanti e attività ripetitive. Si riscontrano anche numerosi casi di patologie respiratorie, legate all’esposizione a sostanze nocive e polveri sottili. Un’altra questione rilevante è lo stress e i disturbi psicologici, che sono sempre più frequenti tra i lavoratori a causa dei ritmi elevati e delle pressioni aziendali. Purtroppo, i dati indicano che le malattie professionali stanno crescendo a un ritmo del dieci-quindici per cento all’anno. Questo impone un cambio di rotta, perché le aziende devono adottare misure di prevenzione più efficaci, investendo nella formazione e nel miglioramento delle condizioni di lavoro.

Gli incidenti stradali legati al lavoro rappresentano un problema crescente. Cosa si può fare per ridurli?

Gli incidenti stradali sul lavoro sono un tema sempre più delicato e spesso sottovalutato. Molti lavoratori subiscono infortuni mentre sono alla guida di mezzi aziendali o nel tragitto casa-lavoro. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di questi incidenti e uno dei fattori scatenanti sembra essere l’uso improprio degli smartphone alla guida. Il multitasking è ormai un’abitudine diffusa e molti autisti controllano email o messaggi mentre guidano, con gravi rischi per la sicurezza. Le aziende devono impegnarsi di più per sensibilizzare i lavoratori su questo problema, promuovendo corsi di guida sicura e incentivando l’uso dei trasporti pubblici o del car sharing per ridurre il numero di auto in circolazione. Alcune realtà aziendali stanno già adottando campagne di sensibilizzazione e persino sanzioni per chi utilizza il cellulare mentre è alla guida di un mezzo aziendale. Anche le istituzioni devono fare la loro parte, inserendo la prevenzione degli incidenti stradali nei piani di sicurezza sul lavoro.

Come vede il futuro della sicurezza sul lavoro? Quali sono le priorità?

Il futuro della sicurezza sul lavoro dipenderà dalla capacità di rafforzare i controlli e le sanzioni, perché senza ispezioni frequenti è difficile garantire il rispetto delle normative. È fondamentale che le aziende investano di più nella formazione, rendendo i lavoratori più consapevoli dei pericoli e delle misure di prevenzione. La tecnologia avrà un ruolo centrale in questo processo, perché l’uso di dispositivi avanzati, come sensori per il monitoraggio dei lavoratori e sistemi di intelligenza artificiale per prevenire incidenti, può fare la differenza. Un passo importante è l’introduzione della “patente a punti” per i lavoratori edili, che certifica la competenza e la formazione in materia di sicurezza. Questa misura può incentivare il rispetto delle regole e ridurre il rischio nei cantieri. La sfida sarà creare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e l’attenzione al benessere psicofisico dei lavoratori, perché solo garantendo un ambiente sicuro e sereno si potrà migliorare davvero la qualità del lavoro.

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