Olimpiadi, Ugolini: «Tanti eventi animeranno Verona a partire dall’estate 2025»
di Matteo ScolariLe Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresentano una straordinaria opportunità per Verona, che sarà protagonista di due momenti simbolici di grande rilievo: la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi (22 febbraio 2026) e la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi (6 marzo 2026).
L’amministrazione comunale di Verona, in collaborazione con enti, associazioni e il mondo imprenditoriale, sta lavorando per rendere la città pronta ad accogliere questo evento di portata globale. Non solo dal punto di vista logistico e infrastrutturale, ma anche attraverso un programma di eventi culturali e spettacoli dal vivo che accompagneranno Verona fino ai Giochi.
Ospite della trasmissione Focus Verona Economia, Marta Ugolini, assessora al Turismo, Cultura e Patrimonio Unesco del Comune di Verona, ha parlato delle iniziative in corso, soffermandosi su due aspetti fondamentali: l’accessibilità dell’Arena, che sarà adeguata per accogliere al meglio gli spettatori con disabilità, e il programma culturale Sesto Cerchio, un cartellone di eventi che animerà la città già a partire dall’estate 2025.
Verona ospiterà la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi e l’apertura delle Paralimpiadi. Che valore ha per la città questo riconoscimento?
Ha un valore enorme. Le Olimpiadi hanno un fascino speciale, perché rappresentano un momento di sport, ma anche di incontro tra culture e di pace. Verona, pur non essendo sede di gare, è stata scelta per il suo straordinario anfiteatro romano, che diventerà il palcoscenico di due momenti simbolici di grande rilevanza: la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi il 22 febbraio 2026 e la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi il 6 marzo 2026. Questo significa che avremo gli occhi del mondo puntati su di noi, ed è un’occasione unica per la città.
Verona è già una città di respiro internazionale. Tuttavia, l’evento olimpico può rappresentare un ulteriore impulso per il marketing territoriale e lo sviluppo economico. E’ d’accordo?
Assolutamente sì. Le Olimpiadi proiettano Verona in un contesto veramente globale e si inseriscono perfettamente nella sua vocazione all’internazionalizzazione. L’evento porterà ricadute economiche immediate grazie all’afflusso di turisti, atleti, staff e media, ma avrà anche un impatto a lungo termine sull’immagine della città. Inoltre, ci aspettiamo che molti team olimpici, giornalisti e troupe televisive scelgano Verona come base logistica per la sua posizione strategica e la sua eccellente rete di collegamenti.
Uno degli interventi più importanti riguarda l’accessibilità dell’Arena. Quali lavori sono previsti?
L’Arena è un monumento meraviglioso, ma non ancora pienamente accessibile. Oggi, ad esempio, una persona in carrozzina può accedere solo alla platea e non ai gradoni, avendo quindi una visione limitata dell’evento. Stiamo lavorando per garantire un’accessibilità totale, con interventi strutturali che renderanno possibile una fruizione più inclusiva del monumento. Inoltre, verranno migliorati i percorsi di accesso dalla stazione ferroviaria a Piazza Bra, per agevolare gli spostamenti di tutti.
Accanto ai lavori infrastrutturali, c’è anche un importante progetto culturale. Può parlarci del Sesto Cerchio?
Il Sesto Cerchio è un grande cartellone di eventi che animerà Verona già a partire dall’estate 2025, portando spettacoli dal vivo, incontri e performance legate al mondo dello sport e dell’Olimpismo. L’obiettivo è far partecipare tutta la cittadinanza allo spirito olimpico, non solo chi riuscirà ad assistere fisicamente alle cerimonie in Arena.
Tra gli appuntamenti più attesi, ci sarà una performance dedicata a Flavio Vanzella, ex ciclista professionista veneto, e una rappresentazione teatrale sulla vita di atleti olimpici. A gennaio 2026, quando la fiamma olimpica passerà da Verona, sarà organizzato un grande flash mob aperto a tutta la cittadinanza. Inoltre, nel periodo delle Olimpiadi, ospiteremo un’installazione sonora interattiva e una speciale opera lirica dal titolo “Splat”, musicata dal maestro Andrea Battistoni.
Un evento di questa portata richiede uno sforzo organizzativo enorme. Quali altri enti e associazioni stanno collaborando con il Comune?
La rete di soggetti coinvolti è molto ampia. Oltre all’amministrazione comunale, stiamo lavorando con la Provincia di Verona, il Comune di Sondrio, e realtà culturali come Zebra Cultural Zoo. Anche Fondazione Cariverona ha lanciato un bando specifico per sostenere le iniziative locali legate alle Olimpiadi, al quale abbiamo partecipato. È fondamentale che tutta la città, dalle istituzioni alle imprese, fino ai cittadini, colga questa opportunità storica.
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