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Italiani e auto: cresce la preferenza per le vetture termiche, scetticismo sull’elettrico

di Matteo Scolari
La ricerca Deloitte 2025 conferma il calo dell’interesse per le full electric, tra costi elevati e infrastrutture carenti.

Gli italiani guardano sempre più alle auto termiche e ibride: è quanto emerge dalla Global Automotive Consumer Study 2025 di Deloitte, un’analisi condotta su 31.000 consumatori in 30 Paesi, tra cui l’Italia.

Nel nostro Paese, il 32% degli automobilisti sceglierebbe oggi un’auto benzina o diesel, in crescita rispetto agli anni precedenti (+2% sul 2024, +13% sul 2023). Un ulteriore 32% si orienta sulle ibride mild o full, portando il totale di chi preferisce una motorizzazione tradizionale al 64%. La quota di chi opterebbe per un’ibrida plug-in è ferma al 13%, mentre solo il 9% si dice disposto ad acquistare un’elettrica. Il restante 14% è indeciso o valuta alternative.

Franco Orsogna.

Secondo Franco Orsogna, Automotive Sector Leader di Deloitte, il costo elevato delle auto elettriche prodotte in Europa le rende inaccessibili per molti consumatori, riportando l’attenzione su benzina, diesel e ibride. Inoltre, la fine degli incentivi pubblici e l’inflazione stanno contribuendo a raffreddare l’interesse per la mobilità elettrica.

L’autonomia ridotta (41%), i tempi di ricarica (40%) e la mancanza di infrastrutture adeguate (36%) rappresentano le principali preoccupazioni di chi valuta un’auto elettrica. Il 51% dei potenziali acquirenti vorrebbe ricaricare il proprio veicolo a casa, ma il 25% ritiene complicata l’installazione di una wallbox. A complicare la situazione, quasi il 20% delle colonnine pubbliche risulta scollegato dalla rete.

Sul fronte delle assicurazioni auto, il 56% dei consumatori considera il prezzo il fattore più importante nella scelta di una vettura, seguito da qualità (54%) e caratteristiche (49%). L’interesse per le polizze auto direttamente offerte dalle case produttrici cresce, con il 44% che valuta questa opzione (+5% rispetto al 2024). Inoltre, il 66% degli italiani è interessato a sistemi di tracciamento antifurto, ben sopra la media europea del 58%.

L’innovazione tecnologica divide i consumatori. Se il 50% degli intervistati è scettico sulla guida autonoma, le funzionalità di connettività avanzata riscuotono maggior successo. Il 63% sarebbe disposto a pagare per sistemi di assistenza alla guida avanzati, mentre il 59% apprezza i dispositivi di rilevamento automatico di pedoni e veicoli.

Sul fronte della mobilità, il 49% degli italiani utilizza l’auto ogni giorno, mentre il 37% è interessato alla “Mobility as a Service”, il valore più alto in Europa. Questo modello integra servizi di trasporto pubblico e privato, accessibili tramite piattaforme digitali unificate.

I dati confermano che il mercato italiano dell’auto è ancora lontano da una transizione elettrica di massa, con il segmento termico e ibrido che continua a rappresentare la scelta principale per la maggior parte degli automobilisti.

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