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Cà dei Nonni, CSA replica: «Abbiamo operato sempre con trasparenza»

di Redazione
La CSA Cooperativa Servizi Assistenziali replica alle accuse di condotta antisindacale, spiegando che la riorganizzazione aziendale «è stata trasparente, rispettosa dei diritti dei lavoratori e mirata a migliorare la gestione delle attività».

In merito alle recenti accuse di condotta antisindacale mosse dalla Cisl Verona in relazione alla riorganizzazione aziendale presso la RSA Cà dei Nonni, Alessia Sarzi, Presidente di CSA Cooperativa Servizi Assistenziali, e Nino Aiello, Responsabile delle Risorse Umane, hanno replicato chiarendo la posizione della cooperativa e le motivazioni alla base delle scelte strategiche.

«Lavoriamo da trent’anni e non abbiamo mai avuto un problema di questo tipo. Ci sembra doveroso spiegare la nostra posizione – ha esordito Sarzi -. Siamo un gruppo composto da tre cooperative, due delle quali sono sociali: la Cooperativa Servizi Assistenziali, che si occupa di servizi alla persona, e la Cooperativa Sant’Anselmo, che si concentra su inserimenti lavorativi e ristorazione. La riorganizzazione aziendale è stata decisa per concentrare le attività di ristorazione sotto la gestione della Cooperativa Sant’Anselmo, che opera in questo ambito come attività principale. Questo permette alla cooperativa di partecipare a gare sul territorio e di ottimizzare l’uso delle proprie risorse, come il centro cottura».

Sarzi ha ribadito che si tratta di una «scelta strategica aziendale» e ha aggiunto: «Non vedo necessario condividere le strategie aziendali con le organizzazioni sindacali. Nessun imprenditore, che sia cooperatore o industriale, consulta il sindacato per decidere le proprie scelte strategiche».

Per quanto riguarda il personale coinvolto, Sarzi ha spiegato che «il trasferimento del personale alla cooperativa di ristorazione è avvenuto alle stesse medesime condizioni contrattuali e con vantaggi aggiuntivi. I lavoratori, che da anni hanno già maturato tutti gli scatti di anzianità, avranno la possibilità di iniziare a maturarne di nuovi, migliorando così le proprie condizioni economiche».

Nino Aiello, Responsabile delle Risorse Umane, ha sottolineato la trasparenza dell’azienda durante l’intero processo. «Abbiamo incontrato personalmente i lavoratori per spiegare loro l’operazione, insieme al direttore della struttura e al presidente. Questo è stato fatto ben prima del trasferimento, con oltre un mese di anticipo, e non è stata una decisione improvvisata. La stessa operazione è stata realizzata con successo in altre strutture senza alcun problema».

In merito alle accuse specifiche, Aiello ha dichiarato: «Le organizzazioni sindacali lamentano la mancata applicazione dell’articolo 37 del contratto delle cooperative sociali, ma questo si riferisce ai passaggi di appalto. Qui non si tratta di un passaggio d’appalto, bensì di una riorganizzazione interna, che è avvenuta nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori. Inoltre, abbiamo chiarito per iscritto che i super minimi riconosciuti non verranno assorbiti da eventuali futuri aumenti contrattuali».

Sarzi ha infine concluso ribadendo la correttezza dell’azienda: «Non abbiamo leso alcun diritto. I lavoratori hanno mantenuto le stesse condizioni contrattuali e abbiamo agito con la massima trasparenza. Parlare di condotta antisindacale è fuori luogo».

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