AS.MA.VE.: formazione ed economia circolare al centro degli obiettivi 2025
di RedazioneUn distretto del marmo all’avanguardia e pronto a intercettare le sfide del futuro. Il presidente di AS.MA.VE., Consorzio Marmisti Veronesi, Donato Larizza, in seguito alla cena di fine anno in presenza di partner e associati, inquadra l’obiettivo dell’associazione che dal 1972 rappresenta il comparto scaligero della pietra naturale, focalizzandosi sulla formazione – già in atto – dei prossimi professionisti del marmo e sui progetti in fase di costruzione relativi all’economia circolare.
«La Verona del marmo – dichiara Larizza – con le aree della Valpantena, della Valpolicella e della Lessinia è un unicum a livello nazionale. Nessuna provincia in Italia può vantare un numero così elevato di consorzi e la varietà di materiali reperibili nelle nostre aziende, anche grazie all’import, ha ben pochi rivali. Infatti, nonostante il 2024 sia stato un po’ altalenante dal punto di vista dei fatturati, il settore veronese della pietra naturale si è confermato un’eccellenza, andando a soddisfare un’estesa gamma di clienti alla ricerca di materiali e finiture di qualità superiore. Uno scenario così importante, dinamico e variegato ha bisogno di essere supportato con uno sguardo fisso al futuro e noi lavoriamo per i nostri associati proprio secondo questa modalità».
Le due direttrici su cui AS.MA.VE. sta orientando il settore lapideo veronese, che nel primo semestre del 2024, muovendo oltre 200 milioni di euro, ha primeggiato a livello nazionale sia sul fronte dell’import che su quello dell’export delle pietre tagliate, modellate e finite, riguardano, in particolare, la trasmissione delle competenze per la lavorazione contemporanea del marmo e il recupero dei materiali di scarto provenienti dalla stessa.
«La Scuola del Marmo, voluta nel 1986 dai fondatori della nostra associazione e ottimamente gestita dall’Istituto Salesiani San Zeno – prosegue Larizza – è una realtà che già forma dei professionisti a tutto tondo, sia dal punto di vista della lavorazione della materia che da quello dell’utilizzo dei moderni macchinari. Inoltre, quest’anno, è nata la nostra Scuola di Alta Formazione per il Marmo e le Pietre Naturali, un corso di 400 ore che abbraccia l’intera filiera di settore partendo dalla storia della pietra fino alle moderne tecniche di comunicazione e di vendita. Il corso è seguito dai futuri manager e professionisti del settore, che vogliono usare la pietra conoscendola, e, per il prossimo anno, oltre al corso in presenza, ne abbiamo in mente uno in pillole da proporre online».
«Sul versante dell’economia circolare, argomento che sta divenendo estremamente importante in un mondo che guarda sempre di più alla salvaguardia dell’ambiente, stiamo invece verificando la possibilità di sviluppare dei sistemi all’avanguardia per il recupero degli scarti di lavorazione, in modo da produrre nuovi materiali e andando così a ridurre drasticamente la pressione sulle discariche».
Formazione ed economia circolare saranno però solo due aspetti del 2025 del Consorzio Marmisti Veronesi, il quale continuerà ad investire risorse ed energie anche nelle progettualità che hanno riguardato questo 2024: dal Simposio di scultura alla marcatura CE, passando per i consueti sforzi in termini di partecipazione a bandi in favore degli associati.
Del resto, è anche grazie a queste iniziative se il Consorzio AS.MA.VE. è stato insignito, sabato 7 dicembre, del premio Sant’Ambrogio, riconoscimento che l’Amministrazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella assegna annualmente a persone o istituzioni che hanno dato particolare lustro al Comune.
«Il premio rappresenta il coronamento non solo di questo 2024, ma di tutti i 52 anni di AS.MA.VE. che, prima del Sant’Ambrogio, aveva ricevuto soltanto un riconoscimento nella sua storia. Spesso il nostro operato passa sotto traccia, ma siamo una realtà molto attiva e presente nel territorio veronese, non solo al fianco delle aziende associate. La premiazione infonde ulteriore entusiasmo per proseguire il nostro lavoro di rappresentanza e promozione delle imprese di Verona, appartenenti a una tradizione secolare che valorizziamo sempre con dedizione e spirito di innovazione», conclude Larizza.
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