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Metalmeccanici: rottura sul contratto, proclamato lo stato di agitazione

di Redazione
Fim, Fiom e Uilm denunciano l’immobilismo di Federmeccanica e Assistal sul rinnovo contrattuale, avviano scioperi e assemblee per sensibilizzare i lavoratori sulla situazione.

Nella giornata di ieri, dopo otto incontri di confronto per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici, Fim, Fiom e Uilm informano che «si è determinata una rottura al tavolo dopo che Federmeccanica Assistal hanno di fatto riproposto le proprie posizioni contenute nella “contropiattaforma” presentata nel precedente incontro del 10 ottobre. Grave è la volontà di Federmeccanica e di Assistal di voler cambiare le regole del modello contrattuale che nella sostanza significa nessun aumento certo per i prossimi anni ma tutto legato all’andamento dell’inflazione». 

I sindacati proseguono: «Insignificanti sono state le risposte per quanto riguarda la stabilizzazione dei contratti di lavoro precari, come del resto non è stata data alcuna disponibilità per quanto riguarda la riduzione dell’orario di lavoro, per noi elemento significativo per affrontare una situazione industriale difficile. Sono mancati passi in avanti anche su altre importanti parti normative: tra i principali welfare, previdenza formazione e inquadramento professionale, salute e sicurezza, appalti. Su queste basi era per noi impossibile continuare il confronto». 

Fim Flom Uilm pertanto hanno deciso di «proclamare lo stato di agitazione attraverso il blocco delle flessibilità e lo sciopero dello straordinario. Inoltre sono proclamate otto ore di sciopero articolate con modalità da definire unitariamente a livello territoriale, da effettuarsi a partire dalla prossima settimana. Al fine di coinvolgere i lavoratori e renderli consapevoli della grave rottura che si è consumata, verranno organizzate assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro». 

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