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Gentili: «Job&Orienta è uno spazio per rispondere alle incertezze dei giovani d’oggi»

di Matteo Scolari
Claudio Gentili, coordinatore scientifico del Salone dell'Orientamento di Verona, anticipa le novità della 33^ edizione, commentando anche il tema di quest'anno, che richiama a un nuovo umanesimo europeo.

Dal 27 al 30 novembre 2024, Verona accoglierà la 33ª edizione di Job&Orienta, il più grande salone nazionale dedicato all’orientamento, alla scuola e alla formazione. Durante la puntata di Focus Verona Economia, Claudio Gentili, coordinatore scientifico dell’evento, ha illustrato i temi principali, le novità e gli obiettivi di questa edizione. Con il focus su “Persone, cultura e tecnologie per un nuovo umanesimo europeo”, l’evento mira a preparare i giovani ad affrontare le sfide del futuro.

Dottor Gentili, iniziamo dal tema di quest’anno: “Persone, cultura e tecnologie per un nuovo umanesimo europeo”. Perché questa scelta?

Questo tema nasce dall’esigenza di rispondere alle paure e alle incertezze che molti giovani vivono oggi. Questi sentimenti derivano da eventi drammatici come la pandemia, la guerra in Ucraina, i conflitti in Medio Oriente e, più recentemente, dall’avvento di tecnologie come l’intelligenza artificiale, che possono suscitare ansia per il futuro.

Il nostro obiettivo è offrire ai ragazzi gli strumenti per superare queste paure e affrontare il domani con consapevolezza. “Persone, cultura e tecnologie” rappresentano i tre pilastri del nostro umanesimo: quello letterario, incarnato da Dante; quello scientifico, di cui Galileo è simbolo; e quello tecnologico, ispirato da Leonardo. Vogliamo che i giovani vedano Job&Orienta come un’opportunità per orientarsi al meglio, proprio come farebbero per scegliere una moto o un telefono.

Job&Orienta quest’anno si svolgerà su quattro giornate. Perché avete deciso di confermare questa formula?

La scelta di estendere l’evento a quattro giorni deriva dall’enorme affluenza registrata nelle ultime edizioni. Per evitare che molti ragazzi rimanessero fuori dalla Fiera, come accaduto due anni fa, abbiamo deciso di offrire un giorno in più, con il supporto di Verona Fiere e degli espositori. Questo ci permette di garantire a tutti i giovani partecipanti un’esperienza completa e formativa.

Uno degli obiettivi dell’evento è l’orientamento professionale. Quali settori emergono come centrali per il futuro dei giovani?

Parlando di orientamento, mi piace semplificare il panorama delle professioni in tre colori: il bianco, per le professioni sanitarie e di cura; il verde, per quelle legate all’agricoltura sostenibile e alle energie rinnovabili; e il blu, per l’industria digitale e l’intelligenza artificiale.

Job&Orienta è il luogo ideale per scoprire questi mondi. I ragazzi avranno l’opportunità di incontrare aziende, università, ITS (Istituti Tecnici Superiori) e centri di formazione. Il nostro mantra è “Educare divertendosi”: ogni stand, evento o laboratorio è pensato per rendere l’apprendimento coinvolgente e stimolante.

Gli ITS rappresentano una realtà in forte crescita. Cosa li rende così efficaci?

Gli ITS sono un modello formativo vincente, con l’80% degli studenti che trova lavoro stabile e qualificato entro pochi mesi dal diploma. Offrono un mix perfetto tra teoria e pratica, dedicando metà del tempo allo stage aziendale. Tuttavia, gli iscritti sono ancora pochi: circa 30.000 in Italia, contro gli 800.000 della Germania. Dobbiamo fare di più per promuovere queste realtà e far comprendere il loro valore ai giovani e alle famiglie.

Job&Orienta non è solo esposizione, ma anche innovazione. Quali sono le novità di quest’anno?

Tra le novità c’è un hackathon intitolato “Immagina il tuo futuro”, che coinvolgerà studenti di scuole tecniche e ITS in una competizione creativa. Inoltre, abbiamo introdotto un fuori salone, con eventi serali come concerti e spettacoli teatrali, per arricchire ulteriormente l’esperienza.

Verona è ormai la casa di Job&Orienta. Quale valore aggiunto porta questa città all’evento?

Verona è un esempio di eccellenza e innovazione. Ospitare Job&Orienta qui significa mettere in vetrina il meglio che il nostro Paese ha da offrire in termini di formazione e competenze. La Fiera di Verona si trasforma in una sorta di “Vinitaly della formazione”, un luogo dove si celebra il sapere, il talento e il futuro dei giovani.

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