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Paesaggi terrazzati, bando da 300 mila euro per il loro mantenimento

di Matteo Scolari
L’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner annuncia la concessione di aiuti per interventi di conservazione delle sistemazioni a terrazzamento, con destinatarie le aziende agricole site anche nelle colline del Soave, della Valpolicella e negli Alti pascoli della Lessinia.

Con un investimento di 300.000 euro distribuito su tre anni, la Regione Veneto compie un significativo passo avanti nella tutela del paesaggio agrario delle sue colline, simbolo dell’identità storica e culturale del territorio. L’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner ha annunciato la concessione di un aiuto destinato al mantenimento e alla conservazione delle sistemazioni a terrazzamento, come ciglionamenti, gradonamenti, muretti a secco e terrazzamenti, che nel corso dei secoli hanno modellato i pendii delle colline venete.

«Abbiamo ritenuto doveroso sostenere coloro che mantengono il pregio paesaggistico delle nostre colline – spiega Caner –. L’agricoltura eroica ha plasmato il territorio, diventandone identitaria. Questo bando è un modo per riconoscerne il valore e preservarne l’essenza. Le nostre colline terrazzate, spesso coltivate a vite e ulivo, rappresentano un patrimonio paesaggistico, storico e ambientale inestimabile”.

Il bando prevede una prima fase di finanziamento da 200.000 euro nel 2025 e una seconda da 100.000 euro nel 2026, con l’obiettivo di incentivare la manutenzione delle sistemazioni idraulico-agrarie tradizionali. Le aree interessate comprendono le colline del Soave, di Conegliano Valdobbiadene, della Valpolicella e, per alcuni aspetti, gli Alti pascoli della Lessinia.

Questi luoghi, inseriti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici presso il Masaf, necessitano di una costante manutenzione per garantire la sicurezza idrogeologica e ambientale del territorio. Gli imprenditori agricoli potranno accedere al contributo per intervenire su queste strutture senza alterarne le caratteristiche tradizionali, rispettando le tecniche costruttive tramandate da generazioni.

«La tutela del territorio non è solo una questione ambientale, ma anche di identità culturale – sottolinea Caner –. Vogliamo evitare il rischio di abbandono o degrado, promuovendo al contrario una gestione attiva e consapevole di queste aree».

La gestione del bando è affidata ad Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura), che si occuperà della definizione dei moduli per la domanda informatizzata, della valutazione dei progetti ammissibili e finanziabili, e delle fasi di controllo per l’erogazione dei fondi.

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