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Balbo: «Le imprese veronesi dimostrano grande resilienza in questa “permacrisi”»

di Matteo Scolari
Cristina Balbo, direttrice regionale di Intesa Sanpaolo per il Veneto Ovest e Trentino Alto Adige, sottolinea il carattere determinato degli imprenditori e delle imprenditrici del territorio che, nonostante le difficoltà, continuano a investire.

Durante la 20esima edizione della Settimana Veronese della Finanza, all’interno del programma Focus Verona Economia, Cristina Balbo, direttrice regionale di Intesa Sanpaolo per il Veneto Ovest e Trentino Alto Adige, ha condiviso importanti riflessioni sull’andamento dell’economia e sulle strategie di sostegno alle imprese e alle famiglie, in un contesto di grande incertezza.

Dott.ssa Balbo. iniziamo con una panoramica sui primi sei mesi del 2024 per Intesa Sanpaolo. Come sta andando l’anno?

Il 2024 è stato finora positivo per la nostra banca, nonostante il momento complesso. Sul fronte degli impieghi, siamo cresciuti del 10% nonostante un contesto difficile, soprattutto nel settore privato, dove i mutui sono rallentati a causa dei tassi d’interesse. Tuttavia, abbiamo visto un aumento significativo del 50% rispetto all’anno scorso nei mutui ai giovani, grazie a offerte competitive e iniziative mirate. Anche la raccolta è andata bene, con un incremento di 100 milioni di euro delle masse gestite su Verona.

Un altro tema centrale riguarda l’economia del Veneto e del Trentino. Come stanno reagendo le imprese locali alle sfide economiche e geopolitiche?

Non possiamo negare le difficoltà che il contesto economico ha presentato negli ultimi anni, caratterizzato da quella che molti chiamano “perma-crisi”. Tuttavia, le imprese venete e veronesi hanno dimostrato una grande capacità di adattamento e resilienza. La struttura dei distretti industriali e delle filiere ha permesso alle aziende di superare molte delle crisi legate alle catene di approvvigionamento, che hanno messo in difficoltà altre economie, come quella tedesca. Le nostre imprese, pur avendo subito l’impatto della crisi, hanno saputo reagire con flessibilità, riconfigurando i propri mercati e processi produttivi.

Parliamo dei tassi di interesse. Qual è stato l’impatto dell’aumento dei tassi da parte della BCE su imprese e famiglie?

L’aumento dei tassi ha sicuramente frenato la domanda di finanziamenti, sia da parte delle famiglie che delle imprese. Tuttavia, molte imprese avevano liquidità sufficiente per far fronte ai costi aggiuntivi, mentre altre hanno rallentato gli investimenti. Ora stiamo vedendo un’inversione di tendenza, con una progressiva discesa dei tassi, e questo porterà a una ripresa degli investimenti. È chiaro che non è solo il costo del denaro a pesare, ma anche l’incertezza globale, che rende difficile per le imprese pianificare.

Passiamo ora al tema della transizione energetica e del Piano 5.0. Come sta affrontando Intesa Sanpaolo questo percorso?

Il tema dell’efficienza energetica è prioritario, soprattutto dopo i costi energetici del 2022. Le imprese hanno acquisito una consapevolezza maggiore sull’importanza di investire in autonomia e sostenibilità energetica. Come banca, stiamo finanziando gli investimenti in questo ambito, ma facciamo anche attività di divulgazione e formazione. Abbiamo collaborazioni con consulenti e partner specializzati per accompagnare le aziende in questa transizione, e abbiamo organizzato 65 incontri sul territorio per parlare di sostenibilità e transizione energetica.

Parliamo di digitalizzazione. Intesa Sanpaolo ha investito molto in questo campo, giusto?

Assolutamente sì. Abbiamo investito molto per offrire servizi digitali di alta qualità, e la nostra app è la più scaricata su Apple Store, vincendo per tre anni consecutivi il premio come miglior app bancaria. La digitalizzazione è fondamentale per rendere più efficienti i processi e offrire ai clienti la possibilità di interagire con la banca in modo rapido e semplice, da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. La sfida, però, è mantenere sempre al centro la relazione con il cliente, offrendo consulenze personalizzate.

Guardando al futuro, quali sono le principali sfide e progetti di Intesa Sanpaolo?

Il nostro obiettivo è continuare a essere un punto di riferimento solido per le imprese e le famiglie, investendo in innovazione e capitale umano. Siamo impegnati nel supportare l’internazionalizzazione delle imprese, con una presenza diretta in 40 Paesi, e nel continuare a guidare i processi di cambiamento legati alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Inoltre, il nostro ufficio studi continua a essere un punto di riferimento per l’analisi economica, grazie a indagini accurate e dati aggiornati in tempo reale.

In conclusione, cosa si sente di dire agli imprenditori e alle imprenditrici del Veneto e del Trentino Alto Adige in questo momento di sfide?

Quello che questi anni difficili ci hanno insegnato è che il successo di un’impresa si basa sugli investimenti. È comprensibile avere dei dubbi in un contesto di incertezza, ma la strada per mantenere competitività è continuare a investire in digitalizzazione, sostenibilità e capitale umano. Le imprese che non hanno mai smesso di investire sono quelle che oggi stanno meglio, e noi come banca continueremo a essere al loro fianco in questo percorso.

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