Nuova call-to-action

Mantovanelli (Legacoop): «La cooperazione ha risposto prontamente nei momenti di crisi»

di Redazione
Davide Mantovanelli, Segretario provinciale di Legacoop Verona, è intervenuto a Focus Verona Economia, ricordando il valore della cooperazione, in particolare nei momenti difficili.

Durante la 20esima Settimana Veronese della Finanza, Focus Verona Economia, in onda su Radio Adige TV, ha intervistato Davide Mantovanelli, Segretario Provinciale di Legacoop Verona. La discussione, condotta dal direttore Matteo Scolari, ha esplorato i settori strategici in cui il movimento cooperativo opera, dall’energia all’occupazione, con particolare attenzione al ruolo sociale delle cooperative.

Partiamo ricordando ai nostri ascoltatori chi è Legacoop e quali sono i numeri che ne fanno una realtà così importante sul territorio.

Legacoop è una delle organizzazioni che rappresenta il movimento cooperativo italiano anche a Verona. Sviluppa un fatturato complessivo che supera il mezzo miliardo di euro, conta circa dodicimila soci e dà lavoro a seimila persone. Numeri significativi che testimoniano l’impegno delle cooperative in vari settori strategici.

Uno dei settori più importanti in questo periodo è quello energetico. Le cooperative energetiche hanno rappresentato una vera ancora di salvezza per molti imprenditori durante l’impennata dei prezzi, fornendo, in alcuni casi, un provvidenziale contributo.

Il movimento cooperativo ha risposto prontamente alla crisi energetica. La nostra missione è duplice: da un lato, produrre energia sostenibile, dall’altro, coinvolgere i cittadini in questa produzione attraverso un modello di cittadinanza attiva. Un esempio importante è la cooperativa WeForGreen, che opera nella provincia di Verona, portando avanti progetti di produzione di energia da fotovoltaico. Questo modello di mutualismo sta raccogliendo migliaia di soci e rappresenta una scommessa importante per il futuro.

Quali sono i punti di forza delle cooperative energetiche rispetto ai fornitori tradizionali?

Il principale vantaggio è il coinvolgimento diretto dei soci nella produzione e nel consumo di energia, che avviene tramite fonti rinnovabili, come il fotovoltaico. C’è anche un impatto economico positivo: le cooperative restituiscono ai soci parte del valore creato, contribuendo a ridurre i costi energetici. Questo offre una protezione contro le fluttuazioni del mercato energetico, che abbiamo visto negli ultimi anni.

Passando ora all’occupazione, durante il periodo del Covid, Legacoop ha garantito continuità lavorativa a una delle cooperative più importanti del territorio, DOC Servizi. Come siete riusciti a supportare i soci in un momento così difficile?

Il Covid ha duramente colpito il settore culturale e le arti performative. Grazie al modello cooperativo, DOC Servizi è riuscita a far accedere i propri soci agli ammortizzatori sociali, che altrimenti non sarebbero stati disponibili per i liberi professionisti. Questo ha rappresentato un sollievo fondamentale per chi lavora in questi settori.

Parlando di occupazione in generale, quali sono le sfide che affrontate nel garantire buone condizioni di lavoro nelle cooperative?

Il nostro obiettivo è dare buon lavoro ai soci, e questo richiede un continuo sforzo di vigilanza. Collaboriamo con il tavolo provinciale del lavoro cooperativo per monitorare le cooperative e prevenire irregolarità. Un altro punto di forza è il radicamento territoriale delle cooperative, che restano legate al territorio in cui sono nate, contribuendo allo sviluppo locale.

Un altro ambito in cui vorreste essere protagonisti è quello degli ATS, degli ambiti territoriali per il sociale. Come Legacoop può contribuire in questo contesto?

Con la legge regionale n. 9 del 2024, sono stati creati nuovi ambiti territoriali per la programmazione degli interventi sociali. Legacoop e il terzo settore vogliono essere partner efficaci in questa coprogettazione, portando innovazione e professionalità. Tuttavia, è fondamentale che vengano fornite anche le risorse economiche necessarie per garantire servizi all’altezza delle aspettative.

In chiusura, come affrontate il tema del passaggio generazionale all’interno delle cooperative?

Il trasferimento generazionale è uno dei pilastri della cooperazione. Vogliamo che i giovani cooperatori portino innovazione, senza perdere di vista i valori storici che hanno caratterizzato le nostre cooperative. Questo passaggio è essenziale per mantenere la cooperazione al passo con le sfide moderne, evitando che si disperda un patrimonio di valori e competenze.

Condividi ora!