FederBio lancia un appello urgente ai leader del G7 Agricoltura
di Matteo ScolariIn occasione della Giornata europea del biologico, che si celebra oggi, e in concomitanza del G7 Agricoltura di Siracusa, FederBio, da sempre impegnata nella promozione dell’agricoltura sostenibile, ha ribadito la necessità di investire nel biologico come risposta alle sfide ambientali, climatiche e sociali.
In un contesto globale segnato da emergenze climatiche e crisi di biodiversità, Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, ha lanciato un appello urgente ai leader del G7 affinché promuovano politiche che accelerino la transizione verso un modello agroecologico e rigenerativo. FederBio sottolinea come l’agricoltura intensiva abbia creato danni significativi all’ambiente e al reddito degli agricoltori, aggravando la crisi del settore. È necessario un cambio di paradigma che metta al centro la sostenibilità.
I cinque punti chiave proposti da FederBio al G7 riguardano:
- Investire in un modello agroecologico sostenibile che favorisca la transizione verso pratiche agricole che tutelano l’ambiente, garantendo la sicurezza alimentare per il futuro.
- Sostenere il biologico come modello avanzato di agroecologia, capace di rigenerare le risorse naturali e promuovere la sostenibilità della produzione alimentare.
- Mettere al centro produttori, cittadini e comunità locali, garantendo il giusto prezzo per gli agricoltori e l’accesso a cibo sano e sostenibile.
- Promuovere la ricerca e l’innovazione per favorire la diffusione di buone pratiche agronomiche e formare le nuove generazioni.
- Incentivare i consumi locali di prodotti biologici, educando i cittadini a stili di vita più sostenibili, con particolare attenzione alle mense scolastiche.
Secondo Mammuccini, la transizione verso un’agricoltura sostenibile e rigenerativa non è più rimandabile: «Le pratiche agricole intensive hanno causato danni evidenti al clima, all’ambiente e all’economia. Il biologico, grazie al suo approccio ecosistemico, rappresenta la strada per un’agricoltura che unisce produttività e sostenibilità».
FederBio evidenzia come il biologico, con oltre 4,5 milioni di operatori a livello globale e un aumento del 27% delle superfici coltivate nel 2022, sia un modello vincente per garantire il futuro dell’agricoltura, ridurre l’uso della chimica di sintesi e contrastare la perdita di biodiversità.
La Federazione sottolinea l’importanza di investire nelle comunità locali e nei produttori agricoli, promuovendo la sovranità alimentare attraverso il giusto prezzo per gli agricoltori e un migliore accesso a cibo sostenibile per tutti.
Il messaggio chiave che FederBio vuole trasmettere ai leader internazionali riuniti al G7 è chiaro: la transizione agroecologica è necessaria per affrontare le crisi ambientali, economiche e sociali. Il biologico dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità e produttività, offrendo agli agricoltori redditi più stabili e creando nuove opportunità nelle aree rurali.
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