FNP Veneto. Cupani: «I caregiver familiari sono i grandi invisibili del welfare»
di Matteo ScolariIn Veneto, i caregiver familiari si trovano ad affrontare una situazione complessa e spesso difficile senza il sostegno adeguato da parte delle istituzioni. Questo è quanto emerge dai risultati del questionario “Caregiver in Veneto: aver cura di chi ha cura”, diffuso dalla Fnp Veneto tra i propri iscritti nei mesi scorsi. I dati raccolti delineano un quadro preoccupante: l’83,6% dei caregiver intervistati si sente abbandonato dalle istituzioni e ritiene di ricevere poco o nessun sostegno. Nonostante il 70,4% di loro affermi di aver bisogno di aiuto per svolgere l’attività di caregiver, il 59% si ritrova a svolgere questo ruolo in solitudine, senza il supporto di badanti o servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI). Inoltre, l’87% non può contare su una rete sociale esterna, come il volontariato, per avere un minimo di sollievo.
La situazione di abbandono istituzionale si riflette direttamente sul benessere dei caregiver: il 55,9% trova estremamente pesante prendersi cura del proprio familiare, e il rischio di un peggioramento della propria salute è concreto. Il 46,2% ha segnalato un peggioramento della propria salute fisica, mentre il 53,8% ha notato un declino nella propria salute mentale. Le esigenze del caregiver sono così pressanti che quasi la metà degli intervistati, il 46,6%, ha dovuto rinunciare al lavoro o agli studi per dedicarsi completamente alla cura del proprio caro.

«Le difficoltà espresse dai nostri iscritti nascono dalla mancanza di una normativa nazionale e regionale, che regoli in modo uniforme e universale i diritti e i doveri dei caregiver familiari», afferma Tina Cupani, Segretaria generale Fnp Veneto. Secondo Cupani, la mancanza di una normativa chiara e uniforme è un problema centrale. La disabilità, nelle sue varie forme, ricade principalmente sulle famiglie, e l’assenza di una guida o di un supporto istituzionale crea un ulteriore carico di stress e incertezza.
Il questionario è stato rivolto esclusivamente agli iscritti alla Fnp Veneto, sindacato dei pensionati della Cisl, e ha permesso di indagare il fenomeno dei caregiver familiari in una popolazione mediamente anziana. Tra gli intervistati, il 59,7% assiste i propri genitori, il 15,1% si occupa del coniuge o del partner, e una parte significativa si prende cura di fratelli/sorelle (5,5%) o suoceri (4%). L’impegno richiesto da questo ruolo è spesso paragonabile a un lavoro a tempo pieno: il 27,9% dei caregiver dedica tra le 10 e le 20 ore settimanali, mentre il 22,9% arriva a oltre 40 ore settimanali.
Cupani sottolinea che i caregiver familiari sono «i grandi invisibili del welfare»: attualmente, l’unica definizione formale di caregiver in Italia è contenuta nella Legge di Bilancio del 2018. Questa legge definisce il caregiver come colui che offre assistenza gratuita e volontaria a un familiare non autosufficiente riconosciuto invalido. Sulla base di questa definizione, vengono erogate indennità finanziarie, distribuite attraverso il Fondo nazionale per la non autosufficienza e ripartite tra le Regioni. Tuttavia, la segretaria Cupani fa notare come questa definizione sia spesso inadeguata e non rifletta la realtà dei fatti: «Ci si può ritrovare a essere caregiver all’improvviso», afferma, sottolineando la necessità di un sistema di supporto più articolato e completo.

La mancanza di una legge regionale specifica in Veneto rappresenta un altro nodo critico. Ad esempio, l’Emilia-Romagna è stata pioniera nel dotarsi di una legge regionale per i caregiver già nel 2014, seguita da altre dieci regioni italiane. In Emilia-Romagna, i caregiver sono riconosciuti come soggetti attivi nella rete di welfare, e viene loro garantito un percorso di supporto ben definito e previsto dai Piani di zona. «Non sarà mai troppo presto farlo anche da noi», conclude Cupani, facendo riferimento anche alla recente istituzione del Tavolo tecnico nazionale per la definizione di una legge statale sui caregiver familiari, avvenuta a febbraio 2024.
Il questionario della Fnp Veneto ha raccolto circa 500 risposte, offrendo così una panoramica significativa di una realtà ancora poco conosciuta ma fondamentale per il funzionamento del welfare italiano. Il messaggio che emerge è chiaro: è urgente una presa di coscienza da parte delle istituzioni e una risposta concreta alle esigenze dei caregiver, i veri pilastri nascosti del sistema assistenziale.
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