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VZ Consulting e Plumake di nuovo al 311 per spiegare tutte le novità del Piano 5.0

di Matteo Scolari
Dopo gli incontri informativi degli scorsi mesi, gli ingegneri Valerio Zanoni e Alberto Valente hanno incontrato gli imprenditori per illustrare i dettagli del Decreto attuativo uscito in agosto.

Mese importante quello dello scorso agosto. Il giorno 6 e il giorno 16 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale rispettivamente il decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 e la relativa circolare operativa. Due documenti attesi da tempo da parte di tecnici e imprese che vedono così materializzarsi l’opportunità di accedere a dei benefici fiscali avendo chiari dettagli operativi su vari aspetti, tra cui i criteri per determinare i risparmi energetici, le procedure per l’accesso all’incentivo e le relazioni tecniche necessarie.

Ad illustrare tutte le novità riguardanti il Piano 5.0 a un pubblico interessato sono stati ancora una volta gli ingegneri veronesi Valerio Zanoni, titolare dello Studio VZ Consulting, e Alberto Valente, amministratore delegato di Plumake. Entrambi avevano organizzato nei mesi scorsi, sempre all’interno del 311 Verona, altri appuntamenti informativi come quello di venerdì 13 settembre 2024.

L’ingegner Zanoni ha commentato: «Finalmente, dopo lunghi mesi di attesa, sono stati pubblicati ad agosto sia il decreto attuativo sia la circolare esplicativa che ci consente di poter utilizzare il beneficio fiscale». Ha spiegato che il decreto definisce le regole e che il credito d’imposta varia in base all’entità economica dell’investimento e al grado di efficientamento energetico raggiunto. «Si tratta di un credito d’imposta che va dal 5 al 45% del valore degli investimenti ammessi, principalmente beni strumentali come macchinari ed impianti, che soddisfano i requisiti del 4.0. La novità del 5.0 è che consente di ottenere anche un efficientamento energetico». Zanoni ha poi sottolineato come il beneficio si estenda anche a impianti di energia rinnovabile come i pannelli fotovoltaici.

Anche l’ingegner Valente ha spiegato le differenze tra il Piano 5.0 e il precedente 4.0: «Il Piano 5.0 eredita tutte le caratterizzazioni del 4.0, ma introduce requisiti aggiuntivi, legati all’efficientamento energetico. Questi investimenti devono portare a benefici concreti in termini di consumi energetici ridotti e maggiore produttività dei processi». Valente ha poi evidenziato l’importanza del monitoraggio dei consumi energetici come parte fondamentale del piano.

In merito ai destinatari del piano, l’AD di Plumake ha concluso: «Il piano è aperto a una vasta varietà di aziende, ma è necessario avere visione e impegno, poiché i requisiti sono importanti e da rispettare. Tuttavia, queste misure sono chiaramente indirizzate verso il futuro, con un occhio alla sostenibilità, alla riduzione dei consumi, dei costi e degli impatti ambientali».

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