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Inflazione, in giugno a Verona su dell’1,2%. Ricettività e ristorazione +3,8%

di Matteo Scolari
Maurizio Framba, presidente dell'associaizone scaligera, commenta i dati relativi al mese scorso: «la pressione sui consumatori rimane alta».

Federconsumatori Verona ha pubblicato i dati relativi all’andamento dei prezzi al consumo per il mese di giugno 2024, evidenziando un aumento dello 0,8% su base annua a livello nazionale e dello 0,1% su base mensile. A Verona, il dato medio di giugno ha segnato un incremento dell’1,2%.

Il settore con il maggior aumento sia a livello nazionale che locale è stato quello dei “servizi ricettivi e di ristorazione”, con un +4,3% a livello nazionale e un +3,8% a Verona. Sorprendentemente, la divisione di spesa “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, che per lungo tempo ha registrato gli aumenti più elevati, è scesa al di sotto della media dell’1,2% a Verona, con un incremento dell’1,1%.

L’interno di un ristorante.

Maurizio Framba, presidente di Federconsumatori Verona, ha commentato: «Nonostante la leggera diminuzione degli aumenti nei prodotti alimentari, la pressione sui consumatori rimane alta, soprattutto in un contesto economico già provato dagli aumenti dei prezzi energetici negli ultimi anni».

Di seguito sono riportati i dati ufficiali ISTAT di giugno 2024 delle dodici divisioni di spesa, confrontando le percentuali di aumento su base annua per il livello nazionale con quelle di Verona:

Divisione di spesaAumento nazionale (annuo)Aumento Verona (annuo)
Prodotti alimentari e bevande analcoliche1,4%1,1%
Bevande alcoliche e tabacchi2,2%2,1%
Abbigliamento e calzature1,0%0,5%
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili-6,2%-3,2%
Mobili, articoli e servizi per la casa0,5%1,3%
Servizi sanitari e spese per la salute1,6%1,2%
Trasporti1,6%1,9%
Comunicazioni-5,6%-6,0%
Ricreazione, spettacoli e cultura1,2%1,5%
Istruzione1,8%2,2%
Servizi ricettivi e di ristorazione4,2%3,8%
Altri beni e servizi2,6%2,0%

Per la divisione di spesa “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, gli aumenti annui più significativi (superiori al 2,0%) si sono verificati per:

  • Pane: +2,5%
  • Carne suina: +2,5%
  • Carne bovina: +2,7%
  • Altre carni: +6,0%
  • Salumi: +2,5%
  • Pesci freschi o refrigerati: +3,7%
  • Frutti di mare freschi o refrigerati: +7,4%
  • Altri pesci e frutti di mare conservati o lavorati: +4,7%
  • Olio di oliva: +42,1%
  • Caffè: +4,0%
  • Cacao e cioccolato in polvere: +3,9%
  • Gelati: +2,4%
  • Succhi di frutta e verdura: +3,6%
  • Acque minerali: +2,5%

Tra i comuni con più di 150.000 abitanti, Trieste ha registrato il maggior aumento dei prezzi a giugno 2024 con un +1,6%. Verona si colloca al quinto posto, insieme a Firenze e Cagliari, con un aumento dell’1,2%. Il Veneto risulta la regione con la media più alta, pari all’1,3%, superando anche Venezia (1,5%) e Padova (1,3%).

«La situazione richiede un monitoraggio continuo e interventi mirati per contenere gli aumenti e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie» ha concluso Framba.

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