Alessio Leso: «A Erbezzo ci sentiamo un’unica famiglia»
di RedazioneIl neoeletto sindaco di Erbezzo, Alessio Leso, parla delle sfide e delle priorità del suo mandato con Matteo Scolari, direttore di Verona Network, durante lo speciale del TG Verona Economia dedicato ai sindaci. Leso ha condiviso le sfide affrontate durante le elezioni e le sue priorità amministrative.
La sfida principale per il Comune di Erbezzo era l’astensionismo, poiché non c’era un candidato alternativo. Però non è mai scontato raggiungere il quorum. Come avete affrontato questa sfida?
Sì, l’astensionismo era l’ostacolo più grande. Fortunatamente, abbiamo raggiunto il quorum del 40% già domenica a mezzogiorno. Questo risultato dimostra che, nonostante la disaffezione verso la politica, il nostro comune ha sempre sentito le amministrative e ha partecipato attivamente.
Se non sbaglio, siete stati il primo comune della provincia di Verona a raggiungere il quorum. Conferma?
Sì, confermo. È stato un grande traguardo. La lista “Erbezzo, il futuro insieme” ha ottenuto 440 voti con un’affluenza del 75,56%. Sono numeri che danno coraggio e fanno partire il mandato con uno spirito positivo.
Dal suo profilo Facebook vediamo un post del 4 maggio in cui parlava di «scelta di cuore». Come mai ha usato questa espressione?
In un paese così piccolo, ci si sente una famiglia. La comunità è molto unita, e questo si riflette nelle associazioni e nelle iniziative locali. Essere sindaco di Erbezzo è una scelta di cuore perché qui sono nato, cresciuto, ho trovato lavoro e mi sono fatto una famiglia. È il mio paese, e ce l’ho nel cuore.
Lei non è nuovo alla politica, essendo stato vicesindaco nell’amministrazione precedente. Come è stata questa esperienza?
È stata una scommessa. Ho iniziato come vicesindaco e subito dopo il primo anno è arrivato il Covid, che ha cambiato tutto. Poi abbiamo affrontato il conflitto in Ucraina e il caro energia. Nonostante le difficoltà, questa esperienza mi ha dato una grande passione e l’energia per continuare a servire il mio paese.
Quali sono le sfide e le priorità per il futuro?
Vogliamo migliorare la qualità della vita a Erbezzo. Tra i nostri progetti ci sono la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia, la sistemazione delle ex scuole rurali di Cappella Fasani e la creazione di un museo virtuale sulla Grande Guerra. Vogliamo rendere Erbezzo un luogo appetibile sia per viverci che per il turismo.
Ha già condiviso queste linee guida con la sua squadra? E quale ruolo avrà l’ex sindaco Lucio Campedelli?
Sì, ho formato la giunta e nominato Campedelli assessore esterno per garantire continuità. Lucio ha sempre condiviso i nostri obiettivi e sarà un importante contributo per il nostro sviluppo.
Nei giorni scorsi c’è stata la cerimonia di insediamento. Come è stata l’emozione?
Pronunciare il giuramento con la fascia e la Costituzione davanti è stato molto emozionante. È un momento che fa battere il cuore.
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