G7, CGIL nazionale e Veneto organizzano un evento parallelo
All’ombra del prossimo incontro ministeriale del G7, che si concentrerà su industria, tecnologia e digitale, la CGIL nazionale e la CGIL Veneto lanciano un allarme sullo stato attuale dell’industria italiana e organizzano l’evento “Nelle due grandi transizioni per lo sviluppo e la buona occupazione” il 13 marzo a Verona, presso l’auditorium Verdi in fiera, dalle 9.30 alle 12.30. Questa iniziativa mira a rilanciare il dibattito sulle politiche industriali in Italia, considerate assenti o inefficaci per oltre trent’anni e ora ritenute ancora più cruciali di fronte alle sfide poste dalla transizione energetica e digitale.
Tiziana Basso, segretaria generale della CGIL Veneto, e Francesca Tornieri, segretaria della Camera del Lavoro, apriranno il convegno che vedrà la partecipazione di Pino Gesmundo, segretario confederale della CGIL, il quale evidenzia il declino industriale italiano e l’insufficiente attenzione politica verso una transizione guidata e consapevole. L’incontro, moderato da Stefano Milani di Collettiva, contemplerà interventi di figure chiave come Michele De Palma, Marco Falcinelli, Stefano Malorgio, Giovanni Mininni e Fabrizio Solari, rappresentanti di settori significativi per l’economia italiana.

Gesmundo, in una dichiarazione a Collettiva.it, esprime scetticismo sulle attese dal G7, sperando piuttosto in un impegno più forte da parte dell’Europa per affrontare le transizioni energetiche e digitali in modo competitivo e sostenibile. Critica inoltre la politica del governo italiano, giudicandola contraria agli interessi di una vera transizione industriale, soprattutto per le piccole e medie imprese che si trovano a dover affrontare investimenti cruciali senza adeguati supporti.

Basso mette in luce le preoccupazioni per l’occupazione in Veneto, in settori direttamente interessati dalle transizioni, sottolineando l’importanza di investire nel manifatturiero e promuovere un’occupazione di qualità come fondamenti di uno sviluppo equo e sostenibile. Propone inoltre l’utilizzo dei fondi europei per supportare la produzione e la riqualificazione dei lavoratori.
La CGIL prevede di presentare a Verona il proprio Documento sulle politiche industriali, auspicando la creazione di un’Agenzia per lo Sviluppo che funga da fondo sovrano nazionale per indirizzare le risorse finanziarie verso l’economia reale. L’obiettivo è contrastare la sfiducia nelle istituzioni e l’ascesa di un populismo antieuropeo, sostenendo che le mancate scelte politiche finiscono per gravare sui lavoratori, con crisi aziendali ricorrenti e soluzioni temporanee che non risolvono i problemi strutturali dell’industria italiana.
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