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CISL Veneto, fissate le priorità per il 2024

di Redazione
Questa mattina a Mestre-Venezia il primo Consiglio Generale del nuovo anno. Individuate le priorità sindacali.

Quest’oggi, a Mestre, CISL Veneto ha messo a fuoco le linee guida per lo sviluppo futuro del territorio, evidenziando le priorità strategiche per il 2024. Durante il primo consiglio generale dell’anno, che ha visto la partecipazione di 130 tra dirigenti sindacali, delegati e operatori, il sindacato ha ribadito il suo impegno verso l’occupazione giovanile, il lavoro delle donne, l’attrattività del territorio e il welfare come pilastri fondamentali per costruire il Veneto di domani.

Sotto la guida di Gianfranco Refosco, segretario generale di CISL Veneto, l’organizzazione ha delineato quattro priorità chiave: garantire opportunità lavorative meno precarie per i giovani, aumentare il tasso di occupazione femminile con lavori di qualità, rendere il territorio più attraente per talenti e energie nuove e promuovere un sistema di welfare universale e generativo. Questi obiettivi strategici mirano a fornire alla regione una prospettiva di rilancio e sviluppo equo e sostenibile.

Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta di CISL nazionale, ha sottolineato l’importanza delle alleanze a livello nazionale, soprattutto in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’incontro con la ministra del lavoro Calderone ha aperto le porte a un dialogo costruttivo, con l’obiettivo di migliorare il decreto sulla salute e sicurezza sul lavoro attraverso un “piano di corresponsabilizzazione” che coinvolga governo, sindacati, parti datoriali e lavoratori.

Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta CISL.

Inoltre, CISL Veneto ha firmato un protocollo con AsVeSS per promuovere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Questo accordo prevede il monitoraggio dell’attuazione degli obiettivi SDG nel mondo del lavoro, il coinvolgimento attivo delle rappresentanze sociali nella gestione dell’impatto della doppia transizione (digitale e green) e l’organizzazione di iniziative formative e culturali sui temi della sostenibilità.

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