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Marmo, sottoscritto un accordo tra Università di Verona e l’Isim

di admin
L'Ateneo scaligero, con il prorettore Diego Begalli, ha siglato un accordo di collaborazione con l'Istituto internazionale del marmo. L'obbiettivo è è la realizzazione di processi e prodotti innovativi e sostenibili.
Verona ha ribadisce il suo ruolo di leader nel settore del marmo e della pietra sostenibile con la firma di un accordo innovativo. Questa mattina a Palazzo Giuliari l’Università di Verona e l’Istituto Internazionale del Marmo (Isim), braccio operativo di Confindustria Marmomacchine, hanno suggellato una collaborazione destinata a rafforzare la vocazione internazionale e l’innovazione nel territorio.
Alla presenza dei rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e delle principali aziende del settore, il prorettore dell’Università di Verona, Diego Begalli, e il presidente dell’Isim, Paolo Marone, hanno firmato un documento che sancisce l’impegno congiunto verso la ricerca e lo sviluppo nel settore lapideo, con un occhio di riguardo per l’economia circolare. L’obiettivo primario è la realizzazione di processi e prodotti innovativi che abbiano un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale e socioeconomica, con benefici che si estenderanno ben oltre i confini territoriali.
Il primo progetto su cui si concentrerà questa partnership è il Verona Zsw, Zero Stone Waste, ambizioso programma che mira a trasformare i rifiuti della lavorazione di marmo e granito in risorse, riducendo i consumi energetici e le emissioni di CO2. Questa iniziativa si avvale dell’esperienza maturata nell’ambito del progetto europeo "Life" e punta a diventare il primo centro mondiale di ricerca applicata per la valorizzazione dei derivati della lavorazione lapidea.
L’Università di Verona metterà a disposizione le sue avanzate competenze in ambito di ricerca, contribuendo significativamente al supporto delle aziende del settore nella loro transizione verso processi più innovativi e sostenibili. Il magnifico rettore Pier Francesco Nocini ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per l’economia del territorio, evidenziando come il settore lapideo rappresenti una componente cruciale dell’economia locale, nazionale e internazionale.
Secondo recenti dati della Camera di Commercio di Verona, la provincia si posiziona al primo posto in Italia per l’export nel settore, con Vicenza al quarto posto, gestendo insieme il 31% delle esportazioni italiane del settore nei primi sei mesi del 2023. I principali mercati di riferimento sono gli Stati Uniti, la Germania e la Francia, a conferma dell’importanza strategica di Verona nel panorama lapideo internazionale.
Il presidente Marone ha espresso grande ottimismo per il futuro della partnership, anticipando l’interesse da parte di altri centri e università internazionali a unirsi a questa iniziativa. L’obiettivo è ampliare e moltiplicare le attività legate alla sostenibilità, una tematica sempre più sentita a livello globale e fortemente sostenuta da Confindustria Marmomacchine.

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