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IRCCS di Negrar, riferimento mondiale sulla radioterapia di ultra-precisione

di admin
E' in corso da ieri al Sacro Cuore un convegno internazionale per la cura dei tumori. Presenti relatori europei e statunitensi, per tracciare lo stato dell'arte dell'utilizzo di Unity, l'acceleratore lineare integrato con una Risonanza magnatica ad altissima definizione, in uso a Negrar dal 2019.
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di Negrar ha ospitato, il 19 e 20 febbraio, un simposio internazionale focalizzato sulla radioterapia di ultra-precisione, evidenziando l’importanza delle ultime innovazioni nel trattamento dei tumori. L’evento ha raccolto esperti europei e statunitensi attorno alla tecnologia Unity, l’acceleratore lineare integrato con Risonanza Magnetica ad alto campo, che rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il cancro.
La scelta dell’IRCCS "Sacro Cuore Don Calabria" di Negrar per questo incontro sottolinea il ruolo pionieristico dell’istituto nell’adozione di Unity, che dal 2019 ha permesso di trattare i pazienti con un livello senza precedenti di precisione e sicurezza. L’evento, che ha visto la partecipazione di 120 iscritti, tra cui 45 stranieri, dimostra l’importanza della collaborazione internazionale nel campo della ricerca oncologica e della terapia radioterapica.
Durante il simposio, il professor Filippo Alongi, direttore della Radioterapia Oncologica Avanzata di Negrar e professore ordinario all’Università di Brescia, ha condiviso risultati incoraggianti sui primi mille pazienti trattati con Unity. Questi dati rivelano un’elevata tollerabilità alla terapia, con poche complicanze rilevanti e numerose risposte complete e parziali già dai primi controlli. L’introduzione del "gating automatico", che sincronizza il fascio di radiazioni con il respiro del paziente, ha ulteriormente migliorato la precisione del trattamento, riducendo l’impatto sui tessuti sani.
Il simposio ha anche offerto l’opportunità di discutere casi trattati in altre strutture di eccellenza, come il Centro Medico Universitario di Utrecht e l’Università dell’Iowa, confermando il ruolo di Unity nella definizione di nuovi standard di cura per i pazienti oncologici. La partecipazione di relatori di calibro internazionale, tra cui il professor Martijn Intven e la professoressa Michela Buglione, ha arricchito le sessioni di discussione e condivisione di conoscenze.
L’IRCCS di Negrar si conferma così un centro di riferimento internazionale per la radioterapia oncologica, grazie alla sua capacità di integrare innovazione tecnologica e competenze cliniche di alto livello. Gli studi presentati e i casi di successo discutti durante il simposio rappresentano un importante contributo alla comunità scientifica e offrono nuove speranze ai pazienti affetti da tumore.

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