Mercato del lavoro: Veneto in leggera ripresa
di adminAttestato un rimbalzo nel mercato del lavoro. I licenziamenti sembrano essere sotto controllo nonostante il recente provvedimento di sblocco dopo la pandemia.
Secondo le stime della Regione, sarebbero a disposizione 250mila potenziali posti di lavoro da occupare in Veneto.
«L’obiettivo della Regione è puntare sull’accompagnamento e la rimotivazione al lavoro. Dobbiamo gestire al meglio la transizione dall’inattività all’attività. Ad esempio abbiamo le liste dei Centri per l’impiego da ripulire, come fatto nel 2017, mettendo a disposizione i potenziali lavoratori alle imprese che stanno cercando personale da assumere».
Sono le parole dell’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan che ha presentato i dati di bilancio relativi all’attuale mercato del lavoro in Veneto. Le stime hanno messo a confronto il primo semestre del 2021 con il 2019, miglior anno in assoluto, e il 2020, peggior anno in assoluto per l’occupazione veneta.
I numeri sono stati illustrati in dettaglio da Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro. Nel 2020 la perdita dei posti di lavoro è di 40mila unità; mentre oggi i lavoratori a rischio licenziamento sono circa 30mila.
I disoccupati iscritti agli elenchi dei Centri per l’Impiego al 31 marzo 2021 risultano 398.010. In sostanza, sono circa 12mila disoccupati al mese, dei quali 10mila arrivano per la perdita del posto di lavoro e 2mila sono giovani in cerca di prima occupazione.
«I nostri Centri per l’Impiego sono un modello riconosciuto – ha precisato l’Assessore Donazzan – anche il ministro Orlando, in più occasioni, ha citato il nostro modello come virtuoso esempio nel sostegno delle persone nell’accesso al lavoro e di massima collaborazione con il mondo imprenditoriale».
Mattia Losego, responsabile dell’Unità di Crisi aziendali di Veneto Lavoro, ha presentato le cifre della gestione delle crisi aziendali. Si tratta di 32 tavoli attivati per un totale di 6.500 lavoratori interessati e 8 i tavoli di filiera oggi attivi (occhialeria, calzaturiero, concia, moda, logistica, agricoltura, turismo, settore aeroportuale). Da sottolineare il numero di incontri, 125, svolti con le parti interessate da ottobre 2020 a giugno 2021.
«La crisi aziendali rappresentano una complessità da gestire – ha sottolineato Donazzan – ma il lavoro della nostra Unità di Crisi è fondamentale per lavorare sulle realtà più critiche, ma anche per monitorare i settori più delicati. Anche l’attività che portiamo avanti in questo settore è un esempio di come vogliamo accompagnare aziende e lavoratori in una circolarità del mercato del lavoro che intendiamo sostenere sempre più».
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