Festival d’Estate 2020, all’Arena di Verona – Nel cuore della Musica.
di admin“Con un prestigioso cast, tutto italiano, nella serata inaugurale del 25 luglio e grandi stelle internazionali per il mese di agosto tra serate di gala e concerti sinfonici, il Festival d’estate 2020 all’Arena di Verona è pronto a partire, nella sua rinnovata veste, con il palcoscenico centrale, con capienza ancora ridotta, ma, animato dal desiderio di sostenere la ripresa del proprio territorio, nel nome della qualità e della tradizione centenaria, che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Ed è, grazie a questo spirito di tutela della qualità artistica, che gli sponsor, a partire dal major partner Unicredit, hanno confermato il loro impegno rendendo quest’edizione realizzabile, nonostante la grave penalizzazione della biglietteria. Dopo mesi di continuo impegno, per non lasciare l’Arena silenziosa, in questo anno difficile, per il comparto culturale, la stagione areniana, finalmente, riparte, con un nuovo assetto di palco, che renderà questa edizione davvero storica e irripetibile. Il 25 luglio, prenderà il via il “Festival d’estate 2020 “Nel cuore della Musica”, con un grande omaggio all’arte e agli artisti italiani: Francesco Meli, Saimir Pirgu, Roberto Aronica, Fabio Armiliato, Barbara Frittoli, Eleonora Buratto, Luca Salsi, Leo Nucci, Daniela Barcellona, Michele Pertusi, Katia Ricciarelli, per un totale di 31 artisti, solo italiani. La serata inaugurale si configura, dunque, come un omaggio al nostro Paese ferito, alla nostra grande tradizione belcantistica, alla qualità della nostra grande scuola, la cui solidità è stata messa a dura prova, dalle sfide, imposte dalla pandemia. Fondazione Arena di Verona vuole, dunque, dare fortissimo messaggio di speranza, attraverso l’arte, con un’iniziativa etica ed estetica, che non può che nascere, nel più grande teatro all’aperto del mondo. Il sovrintendente e direttore artistico, Cecilia Gasdia commenta, così, la scelta: “Lo considero un atto dovuto, a difesa del nostro patrimonio, che, come in ogni arte performativa, è fatto prima di tutto di persone, della loro dedizione, dello studio continuo, per la più alta qualità, e, francamente, dato che affrontare il palco non è cosa facile, anche della loro tenuta psicologica”. Segue, quindi, il 31 luglio, una première assoluta, con il Requiem di Mozart, diretto da Marco Armiliato, con Vittoria Yeo, Sonia Ganassi, Saimir Pirgu e Alex Esposito, in un ideale saluto alle tante vittime della pandemia e alle loro famiglie. Sabato, 1 agosto, Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Daniela Barcellona e Ambrogio Maestri saliranno sull’immenso palco centrale dell’Arena, in quella, che sarà una vera festa di rinascita nel nome dell’arte, tornando a respirare quell’afflato internazionale, che ha sempre fatto di Arena, meta certa degli appassionati di tutto il mondo. Venerdì, 7 agosto, invece, si inizia a guardare avanti, all’edizione stellare del 2021, con un inedito gala, tutto wagneriano, in vista del debutto di Jonas Kaufmann e della sua promessa di riportare, in part, il grande compositore di Lipsia, sul palco areniano, vera rarità storica. I gala verdiani e pucciniani, l’8 e il 22 agosto, vedranno i graditi ritorni ,sul podio, di Daniel Oren e Andrea Battistoni, e, tra i cantanti, quello del grande tenore argentino Marcelo Alvarez. Tra queste prestigiose serate, il 14 agosto, è in programma un importante gala, dedicato a Rossini – vera novità – che vedrà protagonista il soprano Lisette Oropesa, stimata interprete rossiniana, il giovane tenore sudafricano, Levy Sekgapane, i bariton, Alessandro Corbelli e Marco Filippo Romano, il basso, Roberto Tagliavini e, sul podio, Jader Bignamini. Nel cuore del cartellone, il 13 agosto, è in programma un evento unico in Arena: le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, con l’atteso ritorno del giovane violinista veneto Giovanni Andrea Zanon, insieme agli archi dell’Orchestra areniana. E, ancora, il 21 agosto, verrà proposto Gianni Schicchi di Puccini, in forma semiscenica, opera mai rappresentata in Arena, con Leo Nucci nel ruolo principale. Quindi, ben due appuntamenti, con l’icona Plácido Domingo, pietra miliare del cartellone areniano, prima, con uno spettacolo, il 28 agosto, che lo vedrà indiscusso mattatore, accanto alla bellissima voce spagnola di Saioa Hernández ,affiancata da Saimir Pirgu, quindi, nella serata conclusiva del 29 agosto, con la diva internazionale, Sonya Yoncheva e con il tenore italiano Vittorio Grigolo. Il sindaco e presidente di Fondazione Arena, Federico Sboarina: “Questo Festival è il simbolo della rinascita della nostra città, della musica e della cultura, che grazie a Fondazione Arena, tornano a essere protagoniste, a Verona e in Italia. Con Nel cuore della Musica abbiamo dato vita a un progetto unico: sul nuovo palco centrale, si esibiranno alcuni tra i più grandi artisti italiani e internazionali e andranno in scena première assolute, mai realizzate prima nell’anfiteatro. Sono convinto che l’edizione 2020 del Festival sarà straordinaria, in tutti i sensi. A partire dalla serata inaugurale, che è pensata come omaggio all’arte e alla musica italiana e a quanti, durante l’emergenza sanitaria, sono stati in prima linea nella lotta contro il virus. La prima del Festival sarà, quindi, una serata-evento, pensata anch, per dire grazie a medici, infermieri e operatori sanitari, che, nelle difficoltà di questi mesi, non si sono mai tirati indietro e hanno combattuto a fianco dei malati. Una loro rappresentanza sarà ospite, in Arena: saranno un pubblico straordinario, per una notte di grande musica, che non sarà dimenticata”. Il sovrintendente e direttore artistico, Cecilia Gasdia sottolinea: “Garantire continuità al nostro teatro, ai nostri artisti, lavoratori e al nostro territorio non è stato e, ancora oggi, non è facile, penalizzati come siamo, dalla capienza costretta a 1000 spettatori, sulla normale dimensione di 13.500. È importante, dunque, da un lato, ringraziare i nostri sponsor, che non ci hanno mai lasciati soli, e, d’altro canto, continuare a lavorare insieme alle forze migliori del territorio. Dobbiamo dirci soddisfatti di una stagione, che fa di un limite un’opportunità e ci dà la possibilità di sperimentare, portare titoli rari, affrontarli, con creatività e senza paure. Dobbiamo e vogliamo credere che tutte le fatiche, anche i dolori e le preoccupazioni degli ultimi mesi, possano diventare sprone per guardare avanti lanciando i cuori oltre l’ostacolo e ritrovarci, così, domani, con un’Arena più forte, ambasciatrice dell’eccellenza italiana nel mondo”. Per i noti motivi di sicurezza, sono in vendita solo posti numerati, a prezzi, tuttavia, inferiori a quelli previsti, per la precedente programmazione 2020. I biglietti variano da 34 a 199 euro. Per evidenziare il senso dell’essere spettatori di un’Arena a 1000 spettatori, evento unico nella storia, nascono due nuove tariff, riservate a chi vuole diventare donatore e testimoniare il proprio sostegno al progetto, in un momento così delicato. I posti riservati ai donors avranno prezzi dai 300 ai 500 euro. Fra i vantaggi di diventare donors, c’è la possibilità di prenotare il proprio posto, nel primo settore, già da oggi, semplicemente scrivendo a donors@arenadiverona.it. I posti saranno assegnati, secondo ordine di priorità. Per tutti gli altri settori, la vendita inizierà il 19 giugno. Ringraziamo, nuovamente, tutti i nostri sponsor, per la vicinanza e il sostegno e per aver creduto, insieme a noi, a questo progetto: oltre ad Unicredit, Major Partner, da oltre 20 anni, il Gruppo Calzedonia, con il marchio Falconeri, Volkswagen Group Italia, Deutsche BAHN, Veronafiere e, ancora, Air Dolomiti, Casa Vinicola Sartori, GrandVision, Metinvest, SDG Group, SABA parcheggi, Vicenzi e A4 Holding”. Un nutrito programma – abbiamo, in antecedenza, riportato il comunicato completo di Fondazione Arena del 12.6.2020 – dunque, forzatamente contenuto, ma, straordinario, che se, da un lato, dimostra come Fondazione Arena, intenda superare il difficile, attuale momento, dall’altro conferma la viva volontà di non dimenticare, almeno virtualmente, il grande pubblico areniano, che dal 1913, per iniziativa di Giovanni Zenatello, viene a godere, nella romana e veronese Arena, la gioiosa e culturale musica lirica.
Pierantonio Braggio
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