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“Oliveto Smart”, tecnologia e ricerca per un’olivicoltura più resiliente in Veneto

di Redazione
Il progetto triennale integra sensoristica e sistemi digitali per ridurre i costi irrigui e adattare gli oliveti ai cambiamenti climatici. Domenica 23 novembre il convegno dedicato a Sona.

Gestione intelligente dell’acqua e uso di tecnologie avanzate possono diventare la chiave per rendere l’olivicoltura più resiliente e competitiva. Sono questi gli obiettivi di Oliveto Smart, progetto triennale che integra ricerca scientifica, sensoristica avanzata e sistemi digitali per aiutare gli agricoltori a fronteggiare i cambiamenti climatici su una coltura pregiata e di rilievo per la provincia scaligera e per il Veneto. 

Oliveto-Smart, finanziato dalla Regione Veneto, è sviluppato da CODIVE Verona, Università degli Studi di Padova, AIPO – Associazione Interregionale Produttori Olivicoli – Verona, Edizioni L’Informatore Agrario, Colle d’Oro sul Lago e Azienda Agricole Rizzotti Elena.

L’approccio innovativo proposto dal progetto consente di ridurre i costi irrigui, migliorare l’efficienza operativa e tutelare suolo e biodiversità. Un risultato che si traduce in oliveti più forti, capaci di garantire reddito agli agricoltori, qualità dell’olio e continuità delle produzioni tradizionali.

Il progetto sarà centro del convegno «Oliveto Smart: studio del contesto climatico e ambientale per l’olivicoltura di precisione» che si svolgerà domenica 23 novembre alle 10 all’Azienda Agricola Colle d’Oro sul Lago a Sona (Vr), via Bragati n. 7.

Dopo i saluti istituzionali, il Direttore responsabile de L’Informatore Agrario, Antonio Boschetti, illustrerà «Il progetto Oliveto Smart, conoscenza per la competitività delle imprese». A seguire, il Direttore Aipo, Enzo Gambin si focalizzerà sul tema «Dai dati climatici alle analisi di suoli e oli: le informazioni alla base dell’olivicoltura di precisione». «Le attività scientifiche del progetto Oliveto Smart a supporto delle scelte agronomiche: sensori da remoto e a terra» sarà l’intervento di Paolo Tarolli, Aurora Ghirardelli e Giulia Zuecco dell’Università di Padova. Gianluca Ferrari, Radar meteo e Co-founder & Chief Data Analysis Officer Hypermeteo parlerà di «Cosa insegna lo studio dell’andamento climatico degli ultimi 30 anni».

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