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Paolo Bissoli: «Siamo al fianco degli esercenti per superare le difficoltà economiche»

di Matteo Scolari
Il presidente di Confesercenti Verona analizza le difficoltà del settore, tra inflazione, costi crescenti e incertezze internazionali, ma sottolinea anche l’importanza degli eventi per stimolare l’economia locale.

Le difficoltà economiche globali, con l’incertezza derivante dalle guerre, dai dazi e dalle politiche internazionali, stanno pesando sugli esercenti di Verona. L’inflazione e l’aumento dei costi stanno mettendo a dura prova le attività commerciali e la loro capacità di sopravvivere. Tuttavia, Confesercenti Verona continua a supportare i suoi associati, con progetti concreti e iniziative che aiutano a risollevare l’economia locale. A Focus Verona Economia, Paolo Bissoli, presidente di Confesercenti Verona, ha analizzato lo stato attuale del commercio e le soluzioni per affrontare le sfide economiche.

Presidente Bissoli, come stanno vivendo gli esercenti veronesi questo momento di incertezze economiche? Come influiscono i fattori globali sulle loro attività?

Purtroppo, la situazione è molto difficile. Gli esercenti si trovano a fare i conti con una situazione macroeconomica incerta che si riflette anche sul commercio locale. Le guerre, i dazi e l’instabilità internazionale hanno avuto un impatto diretto sulle nostre attività, che lavorano anche con l’estero. Questo ha portato a un aumento dei costi delle merci, e l’inflazione ha ridotto la capacità di spesa dei consumatori. La gente è preoccupata per il futuro, non sa cosa accadrà domani e questo rende difficile fare acquisti o anche pensare a una semplice giornata di shopping. Inoltre, il settore sta affrontando anche difficoltà legate ai costi di gestione, come gli affitti elevati, che stanno mettendo molte attività in difficoltà. Le periferie e i paesi limitrofi stanno vedendo un aumento dei negozi chiusi, un segnale chiaro che qualcosa non sta funzionando. Purtroppo, non possiamo ignorare questa realtà. Però, come Confesercenti, siamo sempre pronti a monitorare la situazione e ad aiutare i nostri associati con soluzioni pratiche, per cercare di superare questi momenti difficili.

Confesercenti Verona sta cambiando sede. Qual è il motivo di questa scelta? Quali sono i vostri obiettivi con il nuovo spazio?

Sì, stiamo trasferendo la nostra sede a via Meucci 6, un’area che ci permette di ampliarci e di offrire un ambiente migliore per i nostri associati. La sede di via Albere è stata storica, ma la nuova location ci offre più spazio, una struttura più moderna e maggiore visibilità. Abbiamo bisogno di un luogo che possa rappresentare al meglio la crescita e l’evoluzione della nostra associazione. È un passo importante che abbiamo fatto con l’obiettivo di migliorare il servizio e di rispondere meglio alle esigenze dei commercianti e degli esercenti veronesi. Anche se il trasloco è ancora in corso, siamo entusiasti di poter offrire un ambiente più accogliente e funzionale a chi si rivolge a noi per assistenza, formazione e supporto.

Come pesano i costi sui commercianti? L’inflazione, le difficoltà con le forniture e l’energia sono tematiche che tornano sempre più spesso. Come vivono queste sfide gli esercenti?

I costi stanno diventando insostenibili. Non solo l’inflazione incide sui consumatori, ma anche sugli stessi esercenti. La merce che acquistiamo continua a subire aumenti significativi. Un esempio lampante è quello del caffè: prezzi alle stelle per un prodotto che è parte della quotidianità. Ma il problema non si ferma solo ai prezzi: le condizioni atmosferiche imprevedibili danneggiano i raccolti agricoli e quindi aumentano ulteriormente i costi. Le tensioni geopolitiche e l’instabilità dei mercati globali influenzano l’intero settore. E poi c’è anche la questione degli affitti, che continuano ad aumentare e che mettono in difficoltà le piccole attività commerciali. Quando i margini si riducono così drasticamente, molti negozi non riescono più a sostenere i costi e sono costretti a chiudere. La realtà è difficile, e purtroppo vediamo sempre più negozi e attività chiuse, soprattutto nelle periferie e nei piccoli paesi.

Confesercenti organizza eventi come i Mercatini di Natale e le Piazze dei Sapori. Come contribuiscono questi eventi all’economia locale?

Gli eventi che organizziamo, come i Mercatini di Natale e le Piazze dei Sapori, hanno un impatto importante sull’economia locale. I Mercatini di Natale, nonostante le difficoltà, sono un punto di riferimento per la città di Verona. Attirano moltissimi turisti e stimolano l’economia, soprattutto nel periodo invernale. È vero che l’anno scorso abbiamo sperimentato una novità logistica, spostando il mercatino in via Pallone, ma le difficoltà legate alla chiusura di una strada principale hanno reso l’esperimento parzialmente complicato. Quest’anno stiamo lavorando con l’amministrazione comunale su un’alternativa che speriamo possa funzionare meglio, sempre con l’obiettivo di portare valore alla città e alle attività commerciali. Le Piazze dei Sapori, invece, sono una vetrina per i prodotti locali e una grande opportunità di visibilità per le eccellenze gastronomiche del territorio. Questi eventi non solo sostengono l’economia locale, ma contribuiscono anche a fare di Verona una città vibrante e accogliente, capace di attrarre turisti e visitatori. Non dobbiamo mai abbassare la guardia, e continueremo a lavorare per migliorare e ottimizzare le manifestazioni che ormai sono diventate un’importante risorsa per Verona.

Qual è il bilancio finale dei Mercatini di Natale dell’anno scorso? Cosa potrebbe essere migliorato?

Se dovessi fare un bilancio, direi che è stato un esperimento positivo, ma con margini di miglioramento. La sperimentazione in via Pallone ha avuto il suo lato positivo, portando il mercatino in una zona diversa, ma la chiusura di una via così centrale ha creato qualche difficoltà in termini di afflusso di persone. Questo è un punto che dovremo sicuramente considerare per il futuro. Tuttavia, è importante notare che il mercatino ha generato flussi significativi di visitatori e speso positivamente in città. Questo è l’aspetto su cui vogliamo puntare, migliorando la logistica e l’esperienza per i turisti e i residenti. Quest’anno, stiamo esplorando una soluzione che coinvolga più zone, con l’auspicio che possa essere ancora più coinvolgente e accessibile. L’obiettivo rimane sempre quello di rendere Verona una città viva, soprattutto durante i periodi di festa.

Un altro evento che sta diventando importante è la ventiquattresima edizione delle Piazze dei Sapori. Cosa dobbiamo aspettarci?

Le Piazze dei Sapori è ormai un appuntamento fisso a Verona e la ventiquattresima edizione, che si terrà nel 2026, promette di essere ancora più grande e coinvolgente. Ogni anno, l’obiettivo è quello di valorizzare i prodotti tipici e le eccellenze gastronomiche del nostro territorio, portando operatori da tutta Italia. È un evento che attrae molti visitatori, ma anche i residenti che trovano nella manifestazione una grande occasione per riscoprire i sapori della tradizione veronese. Abbiamo intenzione di continuare a migliorare, proponendo nuovi spazi, nuove attività e nuove collaborazioni con le realtà locali. La nostra missione è fare di Verona una città che celebra la tradizione, ma che è anche aperta al cambiamento e all’innovazione.

Presidente Bissoli, cosa si augura per il futuro del commercio a Verona? Qual è la sua visione?

Il futuro del commercio a Verona dipende da quanto riusciremo a stare insieme, a fare rete e a valorizzare le nostre eccellenze locali. Il commercio, come tanti altri settori, deve affrontare sfide importanti, ma sono fiducioso che lavorando insieme riusciremo a mantenere Verona una città dinamica, che cresce e si adatta ai cambiamenti. Gli eventi sono una risorsa importante, ma la vera sfida è aiutare gli esercenti a innovarsi e a sostenere i costi senza abbassare la qualità del servizio. Spero che il commercio a Verona possa rimanere un punto di riferimento per chiunque desideri vivere e investire nella nostra città. Continueremo a lavorare con impegno per far sì che le piccole imprese possano prosperare anche nei prossimi anni.

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