Il VIMM porta il contratto privato della Ricerca al Parlamento Europeo
di Matteo ScolariL’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) ha presentato oggi al Parlamento Europeo il proprio nuovo Contratto Privato della Ricerca, un modello innovativo pensato per valorizzare le carriere scientifiche e assicurare stabilità professionale ai ricercatori. L’iniziativa si inserisce a un anno di distanza dall’apertura della domiciliazione VIMM presso gli uffici della Regione del Veneto a Bruxelles e ha visto la partecipazione di Eurodeputati, accademici, funzionari e rappresentanti della Commissione Europea.
«Il nuovo modello non solo innalza la qualità della ricerca e le condizioni di lavoro dei nostri scienziati, ma trasforma la Fondazione in un polo di eccellenza capace di attrarre risorse da tutto il mondo», ha dichiarato Giustina Destro, Presidente della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata – VIMM. «Un ambiente innovativo e all’avanguardia che oggi si confronta con la comunità internazionale per favorire il riconoscimento e la valorizzazione dei talenti della ricerca».

Il Contratto della Ricerca, siglato con il sindacato nazionale FIR-CISL e supportato dal consulente del lavoro Giorgio Fracalanza, introduce minimi retributivi competitivi, maggiore stabilità, tutele previdenziali e il superamento di contratti precari come borse di studio e collaborazioni occasionali. Tutte le nuove assunzioni del VIMM adottano questa forma contrattuale, che oggi rappresenta un modello replicabile a livello europeo.
La giornata, intitolata “Valorizzare i Ricercatori – il nuovo Contratto Privato della Ricerca del VIMM nel contesto europeo”, è stata aperta dai saluti dell’Ambasciatore Marco Canaparo, Rappresentante Permanente Aggiunto dell’Italia presso l’UE, e dall’intervento introduttivo di Giustina Destro. Sono seguiti approfondimenti sul contratto a cura di Liliana Contu e Marco Zamborlin, e una panoramica sullo stato della ricerca in Europa presentata da Magda de Carli, Capo Unità “ERA, Spreading Excellence & Research Careers” della Commissione Europea.

Sono intervenuti anche Michele Guerrini (Rappresentanza Italiana presso l’UE) e Mattia Ceracchi (APRE), mentre la tavola rotonda “Collegare politica e pratica” ha visto la partecipazione degli Eurodeputati Daniele Polato, Elena Donazzan, Letizia Moratti e Alessandra Moretti, insieme a Jessica Ceccato del VIMM e Massimo Busuoli di NTNU.
«Oggi il VIMM conferma la sua leadership nella ricerca biomedica, con oltre 290 ricercatori provenienti da tutto il mondo e un’età media di 35 anni», ha sottolineato Nicola Elvassore, Direttore Scientifico. «Il numero dei contrattisti della ricerca è triplicato rispetto allo scorso anno, a dimostrazione dell’investimento nelle competenze umane e nello sviluppo scientifico».

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