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Inflazione: dal 2019 a oggi, l’80% in più per i gioielli e rincari record per energia e alimenti

di Matteo Scolari
In sei anni, alcuni beni e servizi hanno visto aumenti vertiginosi, con l'oro e l'energia elettrica in testa. Il Codacons analizza l'inflazione in Italia, condizionata da guerra in Ucraina e crisi geopolitiche.

Dal 2019 ad oggi, i prezzi al dettaglio in Italia hanno registrato aumenti significativi, con alcuni prodotti che hanno visto rincari superiori al 50% e altri che hanno subito sensibili riduzioni. I settori più colpiti da questa impennata dei prezzi sono stati gioielleria, energia elettrica e burro, mentre alcune categorie, come smartphone e computer portatili, hanno visto i prezzi calare drasticamente.

Gioielleria, con un aumento del +80,1%, è il settore che ha registrato il rincaro più elevato. Questo è dovuto principalmente all’impennata delle quotazioni dell’oro, che sono passate dai circa 1.500 dollari l’oncia nel 2019 a 3.300 dollari nell’ultimo mese, un aumento del +120%. Questo fenomeno è stato spinto dalla crescente domanda di oro come bene rifugio da parte degli investitori istituzionali, in particolare a causa delle crisi geopolitiche e del conflitto in Ucraina.

Nel settore energia elettrica, sul mercato libero, si è registrato un aumento del +60,4% dal 2019, effetto del caro-energia che ha aumentato significativamente le bollette e del fallimento della liberalizzazione del mercato. Tra gli altri beni che hanno visto aumenti significativi ci sono anche burro (+59,7%), pacchetti vacanza nazionali (+58,2%) e pesche e nettarine (+57%).

Tuttavia, non tutti i prodotti hanno visto aumenti. Alcuni, come telefoni cellulari (-54,8%) e televisori (-31,5%), hanno subito un deprezzamento significativo. La tecnologia ha visto una tendenza al ribasso, in particolare per i dispositivi elettronici, dove i smartphone hanno perso quasi il 55% del loro valore dal 2019. Anche i computer portatili e i tablet hanno visto una riduzione dei prezzi del -14,6%.

Ecco una panoramica dei maggiori rincari e riduzioni dei prezzi dal 2019 al 2025:

MAGGIORI RINCARI DEI PREZZI 2019-2025

  • Gioielleria 80,1%
  • Energia elettrica mercato libero 60,4%
  • Burro 59,7%
  • Pacchetti vacanza – nazionali 58,2%
  • Pesche e nettarine 57,0%
  • Olio di oliva 51,9%
  • Cacao e cioccolato in polvere 51,5%
  • Riso 51,3%
  • Altra frutta con nocciolo (albicocche, ciliegie, ecc.) 51,2%
  • Gas naturale e gas di città 51,0%
  • Voli nazionali 50,3%
  • Caffè 47,5%
  • Pomodori 46,8%
  • Voli europei 46,2%
  • Gelati 44,9%
  • Margarina e altri grassi vegetali 44,7%
  • Voli internazionali 43,6%
  • Altri oli alimentari 43,1%
  • Alberghi e motel 43,1%
  • Manifestazioni sportive 43,0%

MAGGIORI RIDUZIONI DEI PREZZI 2019-2025

  • Apparecchi per la telefonia mobile -54,8%
  • Altri supporti per la registrazione (schede memoria) -37,6%
  • Apparecchi per la pulizia della casa -33,0%
  • Televisori -31,5%
  • Computer portatile, palmare e tablet -14,6%
  • Test di gravidanza e dispositivi di contraccezione -12,9%
  • Istruzione universitaria -8,9%
  • Pacchetti vacanza internazionali -8,0%
  • Vini di qualità -5,9%
  • Altri libri non scolastici diversi da quelli di narrativa -5,5%
  • Servizi di telefonia mobile -4,9%
  • Articoli per bambini -4,8%
  • Computer desktop -3,3%
  • Apparecchi per la lavorazione degli alimenti -2,8%
  • Istruzione secondaria -1,7%
  • Articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all’aperto -0,6%
  • Altri prodotti medicali (cerotti, mascherine, siringhe, ecc.) -0,4%

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