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CISL FP Verona: «Infermieri, emergenza numero uno del SSN»

di Redazione
Mancano 70mila professionisti, calano le iscrizioni universitarie e i pensionamenti superano i nuovi laureati: il sindacato chiede un piano urgente per salvare la sanità.

La CISL FP Verona lancia un grido d’allarme sulla situazione drammatica degli infermieri in Italia, indicandoli come la vera emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Secondo il sindacato, mancano all’appello almeno 70.000 unità, un numero che supera la carenza di medici e compromette gravemente il funzionamento di ospedali, RSA, IPAB, Fondazioni, sanità privata e, in particolare, delle nuove Case di Comunità.

Il dato più preoccupante arriva dalle iscrizioni universitarie: per la prima volta, le domande per accedere ai corsi di laurea triennale in infermieristica (19.298) sono inferiori ai posti disponibili (20.699 per l’anno accademico 2025/26). Negli atenei pubblici il calo è dell’11% in un solo anno, con picchi allarmanti a Roma. Al Nord, la situazione è ancora più critica: in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, il rapporto tra domande e posti è tra 0,6 e 0,7.

«Questa inversione di tendenza è un segnale allarmante» afferma Giovanni Zanini, segretario generale CISL FP Verona. «Solo 15 anni fa, a fronte di 16.099 posti, si registravano oltre 45.000 domande. Oggi non si raggiunge nemmeno il pareggio.»

A peggiorare il quadro è anche il tasso di laureati insufficienti: solo il 70% degli iscritti completa il percorso triennale. Nel 2024 si sono laureati appena 11.404 infermieri e, secondo le stime, nel 2027 saranno circa 14.000. Troppo pochi rispetto ai 25.000 pensionamenti annui. «Non resta che guardare all’estero per tentare una mediazione» continua Zanini.

La CISL FP Verona denuncia anche le cause strutturali della crisi: mancanza di prospettive di carriera, retribuzioni inadeguate, carichi di lavoro eccessivi, difficoltà nella conciliazione vita-lavoro, scarso riconoscimento sociale e limitazioni all’esercizio della libera professione.

«Senza un intervento strutturale e urgente, il sistema rischia il collasso» conclude Zanini. Il sindacato chiede con forza l’apertura di un tavolo nazionale e regionale per affrontare l’emergenza e costruire un piano strategico per rilanciare la professione infermieristica.

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