Ceschi (Valpolicella Negrar): «Abbiamo una nostra vocazione alla continua innovazione»

Cantina Valpolicella Negrar, storica cooperativa del territorio veronese, si è presentata a Vinitaly 2025 con una visione chiara: affrontare le complessità del mercato con creatività, prodotti nuovi e una forte identità territoriale. La vicepresidente Alessia Ceschi ci ha raccontato come la cantina stia sperimentando nuove strade per parlare a pubblici diversi, senza rinunciare alla propria tradizione.

Qual è stato l’approccio della cantina a questa edizione di Vinitaly?

Abbiamo confermato la nostra vocazione alla continua innovazione, anche nei momenti complessi. La nostra risposta alle sfide è stata quella di presentarci con novità concrete, capaci di dialogare con nuovi mercati e target differenti rispetto a quelli tradizionali.

Quali sono i nuovi prodotti che avete presentato in fiera?

Abbiamo lanciato un Valpolicella fresco e piacevole, pensato per un consumo quotidiano, immediato, e un vermouth che rappresenta, per noi, una novità assoluta. È un prodotto dal cuore tradizionale ma con un approccio innovativo, studiato per entrare nel mondo della mixology, dove prima non eravamo mai presenti.

È un modo per allargare il pubblico di riferimento?

Sì, vogliamo intercettare anche consumatori che magari non si avvicinerebbero al vino nella sua forma più classica. Il vermouth, ad esempio, è un prodotto versatile, che ci permette di esplorare canali nuovi, pur mantenendo una forte coerenza con la nostra identità.

Che atteggiamento guida la cantina davanti alle sfide del mercato?

Quello di non fermarsi, di guardare avanti con spirito propositivo. La nostra forza è nel saper reagire e rinnovarci, mantenendo salda la connessione con il territorio. Innovare non significa dimenticare chi siamo, ma trovare nuovi modi per raccontarlo.