Turismo, Ragno: «La Valpolicella non è solo vino»
di RedazioneIl turismo in Valpolicella sta vivendo una fase di forte espansione, grazie a un’offerta sempre più diversificata che va oltre l’enogastronomia e si apre a esperienze culturali, naturalistiche e sportive. Il Distretto Turistico Valpolicella, nato nel 2022, rappresenta il punto di riferimento per la valorizzazione e la promozione del territorio. Per approfondire il ruolo del distretto e le prospettive future, abbiamo intervistato il presidente Sergio Ragno durante la trasmissione Focus Verona Economia.
Presidente, come nasce il Distretto Turistico Valpolicella e quali sono le sue radici storiche?
Il Distretto Turistico Valpolicella è stato fondato alla fine del 2022 con l’obiettivo di promuovere il nostro territorio in maniera strutturata. La Valpolicella ha una storia antichissima: già nel 1313, Federico della Scala istituì la Contea della Valpolicella, che comprendeva otto comuni, cinque dei quali legati alla produzione vinicola. Nel 1405, con la dedizione alla Serenissima, il territorio assunse un’importanza strategica, diventando una meta prediletta per la nobiltà veronese, che costruì numerose ville storiche. Abbiamo deciso di partire da questa eredità per costruire un’offerta turistica che valorizzi non solo il vino, ma anche la cultura e la natura.
Quali sono le principali attrazioni turistiche della Valpolicella?
La Valpolicella offre un mix unico di bellezze storiche e naturali. Tra i siti più significativi c’è il Ponte di Veja, il più grande arco naturale d’Europa, le cascate di Molina e la Grotta di Fumane, dove sono stati rinvenuti reperti preistorici di grande valore, tra cui lo sciamano esposto al Museo Archeologico di Verona. Abbiamo anche numerose opportunità per il turismo attivo, come percorsi in bicicletta, escursioni a piedi, tour a cavallo e sport fluviali sull’Adige. Il nostro obiettivo è far emergere la Valpolicella come una destinazione esperienziale a 360 gradi.
Cosa ci può dire del progetto SharryLand e del suo legame con il Distretto?
SharryLand è una piattaforma innovativa nata per valorizzare le aree meno conosciute del territorio italiano. Noi, come Distretto Turistico Valpolicella, siamo referenti per il Veneto. L’obiettivo è promuovere il turismo nelle zone interne, creando nuovi percorsi e opportunità di sviluppo. La piattaforma, disponibile in cinque lingue, permette di scoprire itinerari culturali, esperienze enogastronomiche e attività outdoor. Abbiamo già inserito diverse proposte legate alla Valpolicella e stiamo collaborando con i comuni per arricchire ulteriormente l’offerta.
Avete recentemente partecipato a un evento fuori dal Veneto. Può raccontarci di cosa si tratta?
Sì, abbiamo presentato un nuovo format culturale chiamato “La Festa del Paradiso”. L’idea nasce dal professor Vaccari, esperto d’arte, e mette in scena un incontro immaginario tra Leonardo da Vinci e Dante Alighieri. Il debutto è avvenuto al Castello Bolognini di Sant’Angelo Lodigiano, un luogo storico dove soggiornarono sia Leonardo che Beatrice della Scala. L’evento ha combinato spettacolo, gastronomia e cultura, con una cena rinascimentale e un coinvolgimento diretto del pubblico. Il nostro sogno è portarlo a Verona, magari in Cortile Mercato Vecchio, e successivamente esportarlo anche all’estero.
Quali sono i prossimi obiettivi per il Distretto Turistico Valpolicella?
Continueremo a lavorare per rafforzare il turismo esperienziale, creando nuovi pacchetti e collaborazioni con le realtà locali. La Valpolicella non è solo vino: abbiamo un patrimonio storico, culturale e naturalistico incredibile, che merita di essere conosciuto. Inoltre, puntiamo molto sulla digitalizzazione, con strumenti innovativi per la promozione del territorio. Il nostro obiettivo è attrarre visitatori da tutto il mondo, valorizzando la bellezza autentica della nostra terra.
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