Premi (ForGreen): «Le CER sono realtà che generano benefici collettivi»
di Matteo ScolariLa transizione energetica è un tema centrale per il futuro dell’economia e della sostenibilità. Tra le soluzioni più innovative per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e favorire l’autoproduzione e il consumo condiviso di energia rinnovabile ci sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Questi modelli consentono a cittadini, imprese e istituzioni di aggregarsi per produrre e condividere energia, generando benefici ambientali, economici e sociali. Verona è da tempo protagonista in questo settore grazie al lavoro di realtà come ForGreen Spa Società Benefit, che ha sviluppato esperienze di energia condivisa ben prima che la normativa sulle CER venisse definita.
Ne abbiamo parlato con Francesco Premi, responsabile advisory di ForGreen, ospite dell’ultima puntata di Focus Verona Economia su Radio Adige TV.
Dottor Premi, il fotovoltaico in Italia è in forte crescita, ma il Veneto – secondo una recente indagine di Italia Solare – ha registrato un calo dell’11% rispetto allo scorso anno. Quali sono le ragioni di questa flessione?
Il settore del fotovoltaico ha avuto momenti di grande crescita, come nel 2011, seguiti da anni di stasi. Oggi stiamo assistendo a una ripresa significativa, trainata sia dai rincari dell’energia nel 2022 sia dall’entrata in vigore di normative più chiare sulle comunità energetiche. Il calo in Veneto potrebbe essere dovuto a una fase di assestamento: mentre il mercato si allinea alle nuove regole, molte realtà stanno ancora progettando gli impianti che entreranno in funzione nei prossimi mesi.
Cosa sono esattamente le Comunità Energetiche Rinnovabili e perché rappresentano un modello innovativo?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono uno strumento innovativo che consente a cittadini, imprese ed enti pubblici di condividere l’energia prodotta da impianti rinnovabili. Il punto chiave è proprio la condivisione: non viene più premiata la sola produzione di energia, essa per generare incentivi deve essere distribuita all’interno di una comunità. Il legislatore ha finalmente recepito questa visione, premiando la collaborazione territoriale con incentivi specifici.
ForGreen è stata una delle prime realtà a sviluppare modelli di energia condivisa in Veneto. Qual è stata la vostra esperienza?
Nel 2011 abbiamo avviato EnergyLand, un impianto da 1 MW nel Comune di Grezzana, che ha permesso a circa 100 famiglie di accedere a energia rinnovabile attraverso un modello cooperativo. All’epoca non esisteva una normativa chiara per le comunità energetiche, ma avevamo già compreso che il futuro sarebbe stato nell’aggregazione dei consumatori per superare le limitazioni individuali, come la mancanza di spazio per installare un impianto.
Negli ultimi anni le CER stanno crescendo anche nel veronese. Quali sono i progetti più significativi a cui ForGreen sta lavorando?
Uno dei progetti più interessanti è nato grazie al bando finanziato dalla Fondazione Cariverona, che ha destinato 60.000 euro al Comune di Verona per la creazione di una CER nella sesta circoscrizione. In questo caso ForGreen fornisce supporto tecnico e strategico. Il Comune ha avuto un ruolo fondamentale nel favorire la nascita della comunità, mettendo a disposizione risorse economiche e un impianto fotovoltaico che verrà utilizzato per la condivisione dell’energia.
Le CER non sono solo un’opportunità economica, ma anche uno strumento di coesione sociale. Quanto conta questo aspetto?
È centrale. Il concetto di “comunità” è parte integrante del modello. Le CER non sono solo gruppi di aziende o famiglie che si uniscono per ridurre la bolletta, ma realtà che possono generare benefici collettivi. Per legge, una parte degli incentivi deve essere destinata a progetti sociali e ambientali sul territorio in cui la CER opera. Questo crea un legame virtuoso tra sostenibilità, innovazione e benessere della comunità.
ForGreen è anche una Società Benefit. Come si coniuga questo modello con le comunità energetiche?
Le Società Benefit sono aziende che scelgono di generare un impatto positivo per il territorio oltre al profitto. Il modello delle CER si sposa perfettamente con questa filosofia: da un lato garantisce benefici economici agli aderenti, dall’altro contribuisce a migliorare l’ambiente e il tessuto sociale. Non a caso, molte aziende che stanno investendo nelle CER sono già Società Benefit.
Il futuro dell’energia sarà sempre più condiviso?
Direi di sì. La condivisione dell’energia sarà sempre più centrale nei prossimi anni. La sfida sarà rendere questi modelli accessibili a un numero sempre maggiore di persone, coinvolgendo non solo le imprese, ma anche le amministrazioni pubbliche e le associazioni del terzo settore. Il percorso è ancora lungo, ma siamo sulla strada giusta” ma “coinvolgendo non solo le amministrazioni pubbliche o le associazioni del terzo settore, ma anche le aziende. Il percorso è ancora lungo, ma siamo sulla strada giusta.
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