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Nogara: sciopero totale alla Breviagri contro i licenziamenti

di Matteo Scolari
Protesta unanime dei lavoratori contro il taglio di 22 posti di lavoro. Il sindaco di Nogara Flavio Massimo Pasini esprime solidarietà. Fiom e sindacati chiedono il ritiro della procedura

Una protesta compatta e determinata. Oggi, davanti ai cancelli dello stabilimento Breviagri (ex Breviglieri) di Nogara, i 53 dipendenti dell’azienda hanno partecipato all’unanimità allo sciopero e al presidio contro il licenziamento di 22 lavoratori, quasi la metà della forza lavoro attuale.

L’azienda, appartenente al gruppo Demetra, gestito da un fondo di investimenti, ha annunciato la riduzione del personale senza fornire, secondo il sindacato Fiom Verona, giustificazioni economiche adeguate. Secondo i rappresentanti sindacali, infatti, Breviagri ha ancora ordini e commesse sufficienti a garantire la piena occupazione dei dipendenti.

Secondo i lavoratori, la decisione di procedere con i licenziamenti mette a rischio la stabilità dell’azienda stessa: con 22 operai in meno, la produzione potrebbe non essere in grado di rispettare i tempi e i volumi richiesti dal mercato. Invece di procedere con i tagli al personale, il sindacato chiede l’attivazione degli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione straordinaria.

«La nostra domanda è: perché procedere ai licenziamenti quando l’azienda ha ancora attività produttiva e ordini? Perché non è stato fatto ricorso agli strumenti di sostegno al reddito per evitare un impatto sociale così grave?», ha dichiarato Paolo Olivati, funzionario della Fiom Verona, che sta seguendo la vertenza.

Olivati ha inoltre sollevato un’altra questione centrale: negli anni scorsi, l’azienda ha registrato bilanci positivi. Tuttavia, invece di investire in stabilità e miglioramenti produttivi, gli utili sarebbero stati distribuiti tra azionisti e dirigenti, senza prevedere un piano per eventuali difficoltà future.

Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Nogara, Flavio Massimo Pasini, che ha espresso la piena solidarietà ai lavoratori e si è impegnato a fare il possibile per salvaguardare l’occupazione e la continuità produttiva dello stabilimento.

“Questa fabbrica è una realtà storica per Nogara, e non possiamo permettere che una decisione presa senza una reale necessità metta a rischio così tanti posti di lavoro. Il Comune farà tutto il possibile per favorire un confronto costruttivo”, ha dichiarato Pasini.

Per questo motivo, il sindaco ha annunciato la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, che si terrà giovedì 20 febbraio alle ore 17:30, con l’obiettivo di discutere della situazione aziendale e individuare possibili soluzioni.

Un momento cruciale della vertenza sarà l’incontro in programma per lunedì 17 febbraio alle ore 15, presso la sede di Confindustria Verona. Al tavolo siederanno il direttore dello stabilimento di Nogara, la RSU aziendale e il rappresentante della Fiom Verona, Paolo Olivati.

L’obiettivo del sindacato è chiaro: ottenere il ritiro immediato della procedura di licenziamento avviata il 7 febbraio e aprire un confronto serio sulle prospettive future dell’azienda. «Senza il ritiro dei licenziamenti, non sarà possibile avviare alcuna trattativa costruttiva», ha ribadito Olivati.

L’azienda, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla protesta e sulle richieste avanzate dai lavoratori e dal sindacato.

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