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Produzione industriale: -3,11% nel terzo trimestre, ma prospettive buone per il 2025

di Matteo Scolari
Raffaele Boscaini, presidente Confindustria Verona: «Investimenti e innovazione per superare la crisi e aumentare la competitività».

La produzione industriale veronese registra un calo del 3,11% nel terzo trimestre dell’anno, in linea con il dato nazionale dell’Istat (-3,6%). Tuttavia, l’analisi di Confindustria Verona evidenzia segnali di resilienza e prospettive incoraggianti per il futuro.

Oltre la metà delle aziende del territorio, il 55%, dichiara una produzione stazionaria o in crescita, mentre migliora la capacità produttiva percepita, con il 65% delle imprese che la ritengono normale o soddisfacente (rispetto al 61% del trimestre precedente). Le vendite extra-UE mostrano un aumento significativo (+6,43%), compensando parzialmente il calo del mercato italiano (-9,28%) e dell’export UE (-10,91%).

Gli ordini peggiorano ulteriormente (-8,59%), ma il portafoglio ordini rimane stabile: il 74% delle imprese conferma di avere lavoro assicurato per almeno tre mesi. Anche la situazione dei pagamenti migliora, considerati normali dall’85% delle aziende.

Segnali positivi arrivano dagli investimenti: il 77% degli imprenditori prevede di mantenerli stabili o aumentarli nei prossimi 12 mesi. Una propensione che potrebbe invertire la tendenza negativa registrata negli ultimi sette trimestri e portare a una leggera crescita della produzione (+0,18%) nell’ultimo trimestre del 2024.

Raffaele Boscaini, presidente di Confindustria Verona, ha sottolineato l’importanza di una politica industriale mirata: “Nonostante sette trimestri consecutivi di calo, le imprese continuano a dimostrare una buona propensione agli investimenti. Dobbiamo supportare chi innova per crescere in competitività e creare occupazione. È necessaria una visione strategica a livello nazionale ed europeo, ma anche leve locali per rafforzare il tessuto produttivo”.

Boscaini ha auspicato lo sviluppo dell’area della Marangona a Verona, che potrebbe diventare un centro di innovazione e ricerca, capace di attrarre giovani e aziende. «Ognuno di noi ha la responsabilità di portare avanti azioni concrete per sostenere il territorio e stimolare l’attenzione del Governo e dell’Europa», ha aggiunto.

Con un settore dei servizi che registra fatturati stabili o in crescita per il 74% delle imprese e una capacità produttiva soddisfacente per il 94%, il contesto veronese si conferma resiliente, pronto a cogliere le opportunità di rilancio attraverso investimenti e innovazione.

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