Caputo: «Una delle grandi sfide nel turismo è far dialogare il pubblico con il privato»
di Matteo ScolariNell’ultima puntata di Focus Verona Economia, condotta da Matteo Scolari, il direttore della Destination Verona&Garda Foundation, Luca Caputo, ha illustrato le strategie innovative per promuovere e gestire il turismo sul lago di Garda e nel Veronese.
Direttore, Destination Verona&Garda Foundation è una realtà giovane. Come si sta strutturando per rispondere alle sfide del turismo moderno?
La nostra Fondazione è nata per unire le due OGD del territorio, quella di Verona e quella del lago di Garda, e per portare avanti un progetto di governance che integra promozione e gestione. Il nostro obiettivo non è solo promuovere il territorio, ma creare un sistema in cui i flussi turistici siano distribuiti in modo più equilibrato. Questo significa valorizzare aree meno conosciute, come la Valpolicella o i canyon sul lago, e proporre esperienze di qualità che vadano oltre i classici attrattori.
Avete accennato alla necessità di passare dalla promozione alla “promo-commercializzazione”. Cosa significa in concreto?
Oggi il turista si aspetta un’esperienza immediata e ben organizzata. Per questo stiamo lavorando con gli operatori per aumentare il numero di tour e attività a ‘partenza garantita’, che oggi coprono oltre il 50% della nostra offerta. Abbiamo anche lanciato un portale di promo-commercializzazione che integra le diverse zone del territorio, permettendo ai visitatori di pianificare itinerari che includano esperienze culturali, sportive e naturalistiche.
Il tema della sostenibilità è sempre più centrale. Come lo state affrontando?
La sostenibilità è al centro della nostra visione. Stiamo avviando un protocollo per certificare la Destination come sostenibile, il primo in Veneto. Questo non si limita all’ambiente, ma include anche aspetti economici e sociali. Per esempio, stiamo promuovendo il turismo lento, incentivando l’uso di trasporti pubblici e creando ticket integrati, come quelli che combinano autobus e funivia sul Monte Baldo. La sostenibilità, per noi, significa anche offrire esperienze accessibili a tutti, eliminando barriere non solo fisiche, ma anche culturali.
Quali sono le principali sfide per il futuro della vostra Fondazione?
Una delle grandi sfide è far dialogare il pubblico con il privato. Dobbiamo lavorare insieme per migliorare l’organizzazione e la qualità del prodotto turistico. Questo include anche una pianificazione più strategica degli eventi, che devono essere inseriti nei periodi di bassa stagione per distribuire meglio i flussi. Un altro tema è la formazione: il turismo ha bisogno di operatori qualificati, e per questo stiamo investendo nella sensibilizzazione e nel supporto agli imprenditori locali.
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