La cucina italiana patrimonio Unesco, il plauso di Fipe Verona
di Matteo ScolariLa decisione dell’UNESCO di inserire la Cucina italiana nel Patrimonio culturale immateriale dell’umanità rappresenta un passaggio storico che, oltre a valorizzare il saper fare nazionale, avrà effetti significativi anche sull’economia veronese. È quanto sottolinea Paolo Artelio, presidente di Fipe Confcommercio Verona, evidenziando come questo riconoscimento accenda un riflettore anche sul ruolo della provincia nel panorama enogastronomico nazionale e internazionale.

Per l’associazione, si tratta di una notizia che consolida la centralità di un territorio dove la tipicità è da sempre un tratto distintivo: Verona e il Garda, infatti, figurano tra le destinazioni culinarie più apprezzate al mondo per qualità, varietà e capacità di raccontare, attraverso i piatti, la storia e le tradizioni locali. In questo contesto le imprese della ristorazione, dell’ospitalità e del commercio alimentare aggiungono valore ogni giorno, interpretando con professionalità e creatività quell’identità culinaria che l’UNESCO definisce “una miscela culturale e sociale di tradizioni”.
«La decisione dell’UNESCO rappresenta un riconoscimento storico che valorizza l’identità, le tradizioni e il saper fare che caratterizzano l’Italia e avrà sicuramente ricadute anche sulla nostra provincia» afferma Artelio, che sottolinea come il settore veronese custodisca e rinnovi quotidianamente questo patrimonio fatto di attenzione alla qualità, rispetto delle materie prime e convivialità attorno alla tavola. Un ecosistema che trova nel territorio la sua forza: dai prodotti tipici alle filiere agricole d’eccellenza, dai vini all’olio, fino alle ricette della tradizione che definiscono la cucina veronese e gardesana.

La rilevanza economica del settore è confermata dai numeri: Fipe stima che la ristorazione a Verona e provincia superi il miliardo di euro annuo, un valore che rende ancora più significativo l’impatto di un riconoscimento capace di rafforzare l’attrattività turistica e incentivare investimenti e sviluppo.
«Il riconoscimento UNESCO conferma il ruolo della cultura gastronomica italiana come motore di inclusione, radicamento e crescita economica, valori che trovano piena espressione anche nel tessuto imprenditoriale del nostro territorio» conclude Artelio, rimarcando l’importanza di una filiera che, a Verona, si traduce in qualità diffusa e in un patrimonio culturale vivo, capace di generare valore per comunità e imprese.
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