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Agsm Aim, 30 milioni di euro per il revamping della centrale di cogenerazione Borgo Trento

di Matteo Scolari
Presentato questa mattina alla stampa il rinnovato impianto di cogenerazione, attivo dal 1994, che fornisce il teleriscaldamento a 34mila famiglie. Per il futuro si guarda al geotermico.

AGSM AIM aggiunge un tassello strategico rilevante al percorso di innovazione previsto dal proprio piano industriale. Nella mattinata di giovedì 4 dicembre è stato presentato, presso la centrale di cogenerazione di Borgo Trento, il revamping dell’impianto che dal 1994 produce energia elettrica e acqua calda per il teleriscaldamento cittadino. Un intervento da oltre 30 milioni di euro, incentrato sul cuore dell’infrastruttura, ovvero la sezione cogenerativa.

La centrale di Borgo Trento.

Il presidente del Gruppo, Federico Testa, ha evidenziato l’impatto dell’opera in termini energetici e ambientali: «Un’opera importante sia perché diminuisce i consumi di gas metano, sia perché riduce di molto le emissioni». L’intervento ha portato all’installazione di due nuovi motori a combustione interna da 12,5 MW ciascuno, dotati di generatori per la produzione di energia elettrica. Un aggiornamento tecnologico che consente un ulteriore passo verso gli obiettivi ambientali dell’azienda, con un miglioramento sensibile dell’efficienza e della qualità del servizio erogato.

Particolare di un nuovo motore.

A confermarlo è Luca Fesi, responsabile dell’impianto: «Questa è una centrale tecnologicamente avanzata. L’abbiamo realizzata con la volontà innanzitutto di ridurre le tonnellate di CO₂. Questo impianto ci permette di ridurre del 10% le tonnellate di CO₂ tra la situazione ex ante e l’attuale».

Uno dei due nuovi motori di cogenerazione.

Il teleriscaldamento veronese potrà contare su prestazioni più elevate, anche grazie agli accumuli termici installati: «Andiamo ad alimentare 34.000 famiglie, un numero estremamente importante, attraverso questi due motori di cogenerazione. In più abbiamo installato anche degli accumuli, che ci permettono innanzitutto di avere una sicurezza e di essere maggiormente performanti grazie a questa nuova impostazione tecnologica».

Gli impianti di accumulo.

Sulla visione industriale del progetto interviene il consigliere delegato, Alessandro Russo, che inserisce il revamping in un disegno più ampio di investimenti: «Noi dobbiamo investire 1 miliardo di euro da qui al 2030 e molti di questi investimenti li dobbiamo fare internamente, con le nostre forze. Questa centrale è la dimostrazione che abbiamo una grande macchina, una grande struttura in grado di portare a terra gli investimenti: qui parliamo di oltre 30 milioni di euro, rispettando tempi e costi di budget».

La foto di gruppo con amministratori e tecnici.

Un risultato che conferma la solidità del gruppo e la capacità di concretizzare progetti complessi in tempi certi, a vantaggio della comunità e del territorio. Soddisfatto anche l’assessore all’ambiente del Comune di Verona, Tommaso Ferrari, che guarda alla prospettiva di ulteriori sviluppi sul fronte della sostenibilità: «Stiamo lavorando con AGSM affinché il teleriscaldamento possa utilizzare anche l’energia geotermica, un’energia pulita che può contribuire anche in termini di prezzo per dare calore ai cittadini, meno caro e più pulito. È un primo passo importante verso una politica energetica che mette insieme competitività per le nostre aziende e rispetto per l’ambiente».

Un momento della conferenza stampa.

La centrale di Borgo Trento rappresenta inoltre un unicum a livello nazionale grazie alla presenza del più grande impianto solare termico in Italia a supporto del teleriscaldamento, composto da 244 pannelli termici installati su oltre 2.000 metri quadrati di superficie. Presente all’incontro di oggi anche Diego Zardini, presidente di Agsm Aim Calore.

L’impianto solare termico.

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