Ardian e Finint Infrastrutture acquisiscono il 100% della controllante di Save Spa
di Matteo ScolariSave cambia assetto azionario con un’operazione di rilievo per l’economia veneta. Ardian e Finint Infrastrutture, insieme a Sviluppo 87, hanno firmato l’accordo per l’acquisizione congiunta di Milione S.p.A., holding che controlla Save S.p.A., gestore – tra gli altri – degli aeroporti Marco Polo di Venezia, Verona, Treviso e Brescia, oltre alla partecipazione nello scalo belga di Charleroi. L’intesa, che segue la negoziazione in esclusiva avviata a maggio e le attività di due diligence, prevede l’acquisto paritetico di circa il 100% del capitale di Milione, la conferma dell’attuale management e l’uscita dei fondi DWS Infrastrutture e Infravia Capital Partners; Sviluppo 87 (Finint Holding) rimane azionista. Il closing è atteso tra fine 2025 e inizio 2026, subordinato alle autorizzazioni delle autorità competenti.
Nel 2024 il Gruppo Save ha movimentato circa 29 milioni di passeggeri: oltre 18,3 milioni sono transitati negli scali veneti (in crescita +3,1% sul 2023), mentre Charleroi ha totalizzato 10,5 milioni (+12%). Nel primo semestre 2025 gli aeroporti veneti segnano un ulteriore +5,2%, con Venezia confermata terzo scalo intercontinentale d’Italia; Charleroi +7%. Dati che fotografano la centralità del sistema Nord Est e, in particolare, il ruolo di Verona come piattaforma di connettività per turismo e manifattura.
L’operazione apre una nuova partnership strategica Ardian–Finint per sostenere la crescita organica e per linee esterne del polo, con un focus dichiarato su qualità del servizio, coinvolgimento degli stakeholder territoriali e transizione climatica del comparto. «Questa operazione rappresenta per noi la continuità di un progetto infrastrutturale che, con visione, abbiamo costituito e perseguiamo da venticinque anni… sono convinto che questa operazione… si inserisca nel più ampio quadro strategico di un settore che richiama la necessità di poter contare su solidi operatori d’investimento», afferma Enrico Marchi, fondatore di Finanziaria Internazionale Holding e presidente del Gruppo Save.

Dal lato Ardian, Mathias Burghardt sottolinea il respiro industriale di lungo periodo: «Questa operazione conferma la fiducia che riponiamo nel futuro di Save e nel ruolo strategico degli scali gestiti dal gruppo… collaboreremo a stretto contatto con il management… per sostenere lo sviluppo del settore e per promuoverne la decarbonizzazione, continuando a garantire e a migliorare servizi di eccellenza». Sulla stessa linea Rosario Mazza: «…accompagneremo la società in un ulteriore percorso di crescita sostenibile, rafforzandone la competitività di lungo periodo, consolidando la collaborazione con gli stakeholder locali e contribuendo alla transizione del settore verso la decarbonizzazione».
Per Finint Infrastrutture SGR, l’operazione è un tassello identitario. Fabrizio Pagani evidenzia: «La costituzione di Finint Infrastrutture SGR segna un passo innovativo… L’operazione rappresenta il primo, significativo passo di un ulteriore percorso di crescita che guarda al futuro con ambizione e visione industriale». Dal management operativo Save, Monica Scarpa rimarca la continuità gestionale e il perimetro ESG: «…ci pone in una prospettiva di crescita complessiva del Gruppo… rivolgendo sempre la massima attenzione ai valori della sostenibilità ambientale, economica e sociale… grazie alle competenze del nostro management e alla centralità del ruolo di tutto il personale… in una logica efficace di customer experience dedicata ai passeggeri».
Il perimetro consulenziale ha visto Mediobanca e Intesa Sanpaolo–IMI CIB al fianco di Ardian, mentre Finint Infrastrutture è stata assistita da Banca Finint e Goldman Sachs Bank Europe SE, Succursale Italia; per i profili legali, Clifford Chance e Chiomenti. Rothschild & Co e Morgan Stanley hanno agito in qualità di advisor finanziari dei venditori di Milione SpA (Infravia e DWS).
Ardian porta in dote un track record aeroportuale di primo piano – inclusa la recente salita al 32,6% in Heathrow – e precedenti esperienze indirette su Linate, Malpensa, Napoli, Torino e Trieste; il Gruppo Finint vanta storicità infrastrutturale in multiutilities, sanità, Centostazioni e autostrade.
Per il Veneto – e per Verona in particolare – l’operazione promette maggiore stabilità azionaria, capacità finanziaria per investimenti su terminal, airside, sicurezza e digitalizzazione, e un passo in avanti nei progetti di decarbonizzazione e intermodalità che interessano passeggeri e cargo. Un’operazione industriale che, nel solco della continuità manageriale, punta a consolidare la competitività internazionale del Polo aeroportuale del Nord Est e a generare ricadute positive su turismo, export e filiere produttive del territorio.
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