Lorenzo Bossi: «Investire sul futuro delle imprese significa ridurre l’incertezza»
di Matteo ScolariDurante la Settimana Veronese della Finanza 2025, Lorenzo Bossi ha partecipato al tavolo sulle associazioni di categoria per discutere sfide e opportunità per le imprese veronesi. L’occasione ha permesso di analizzare il contesto economico nazionale e internazionale, con particolare attenzione all’impatto dei dazi, dei cambi valutari e dei costi dell’energia sul sistema produttivo locale.
Direttore Bossi, quali sono le principali criticità che le imprese veronesi stanno affrontando?
L’incertezza è il peggior nemico degli imprenditori. La situazione internazionale, con conflitti e tensioni geopolitiche, unita a dazi e fluttuazioni dei cambi, crea difficoltà immediate. Anche il costo dell’energia rappresenta un ostacolo importante: in un contesto europeo con normative comuni ma applicazioni nazionali diverse, le aziende italiane si trovano spesso penalizzate rispetto ai competitor esteri.
Come si può mitigare questo clima di incertezza?
Esistono margini di intervento che le imprese e le istituzioni possono affrontare. Serve un piano industriale nazionale chiaro e di lungo termine, capace di fornire visibilità e prevedibilità, e di affrontare temi storici come burocrazia, fisco e accesso al credito. Solo così le aziende possono programmare investimenti, innovazione e sviluppo occupazionale.
Quali azioni concrete sta promuovendo Confimi Apindustria Verona?
Confimi Apindustria Verona supporta le imprese attraverso iniziative di coordinamento tra associati, lobbying mirato e condivisione di best practice. In particolare, si presta attenzione alla formazione tecnica e professionale, al sostegno delle start-up e allo sviluppo di progetti di rete, come il distretto del marmo Verona Stone District, esempio virtuoso di collaborazione tra aziende e associazioni di categoria.
Qual è il messaggio per le nuove leve e per le imprese?
Per affrontare le sfide future è essenziale investire sui giovani e rendere le aziende attrattive sia come opportunità di lavoro sia come ambiente produttivo. Il territorio deve garantire condizioni di abitazione, formazione e servizi adeguati, così da trattenere talenti e sostenere la crescita economica. La programmazione e la rete tra imprese, associazioni e istituzioni restano strumenti chiave per rafforzare il sistema produttivo veronese.
In Evidenza
Imprenditoria femminile, l’Italia guida la classifica della lavoratrici indipendenti

Cooperative e pace, a Verona un confronto su diritti, giustizia e democrazia economica

Poste Italiane entra in PagoPA: acquisito il 49%, spinta alla digitalizzazione dei servizi pubblici

ESA-Com celebra 25 anni con 26 Comuni soci e 25 milioni di fatturato

L’economia che non fa rumore ma tiene insieme la società

Verona motore economico del Veneto: crescita, export e turismo in primo piano

Drivalia Italia rafforza la struttura: Remo Grosso nuovo Direttore Commerciale

Ricerca e sviluppo, Cariverona investe 1,2 milioni per giovani, imprese e transizione verde

Prezzi in aumento a Verona: inflazione all’1,3% a novembre, pesano alimentari e ristorazione



