Giorgio Gugole: «Più posti letto e servizi per una città universitaria accogliente»
di Matteo ScolariGarantire il diritto allo studio significa non solo sostenere chi frequenta l’università, ma anche offrire servizi che rendano l’esperienza accademica completa. ESU Verona, ente regionale per il diritto allo studio, sta investendo in residenzialità, ristorazione e innovazione per supportare gli studenti e le studentesse che scelgono Verona.
In studio a Focus Verona Economia è intervenuto Giorgio Gugole, direttore generale di ESU Verona, per raccontare i numeri e i progetti più recenti.
Direttore Gugole, partiamo dal ruolo di ESU Verona: di cosa si occupa principalmente l’ente?
Esu Verona è un ente regionale per il diritto allo studio che si rivolge principalmente agli studenti e alle studentesse universitarie dell’Università di Verona, del Conservatorio e dell’Accademia di Belle Arti. Siamo conosciuti soprattutto per residenzialità e ristorazione universitaria: il nostro obiettivo è permettere agli studenti di preoccuparsi solo di studiare, garantendo loro vitto e alloggio. Oltre a questo, offriamo convenzioni e servizi culturali e sportivi per rendere Verona una città accogliente, perché formare laureati che poi lasciano la città sarebbe una vittoria a metà.
Recentemente avete introdotto anche un servizio innovativo basato sull’intelligenza artificiale. Di cosa si tratta?
Sì, siamo stati il primo ente per il diritto allo studio in Italia ad applicare l’intelligenza artificiale ai nostri servizi. Sul nostro sito gli studenti trovano un numero che risponde H24 in più lingue, dando tutte le informazioni necessarie e dialogando direttamente con loro. È un esperimento che sta funzionando molto bene e che potrebbe essere replicato a livello nazionale.
Parliamo di ristorazione: i numeri dei pasti erogati sono in forte crescita.
Siamo passati dai circa 64.000 pasti del 2021 ai 200.727 del 2024 e quest’anno i numeri cresceranno ancora. Abbiamo investito molto per migliorare la qualità, arrivando a percentuali quasi totali di prodotti biologici e del territorio. Un esempio è il nuovo ristorante universitario aperto all’ex Macello, il primo in Italia a chilometro zero, realizzato con Coldiretti e una cooperativa sociale che offre lavoro a persone con difficoltà. Un progetto che unisce studenti, territorio e inclusione.
Un altro tema di grande attualità è quello degli studentati. Cosa state facendo su questo fronte?
Il bisogno di residenzialità è cresciuto molto, anche a causa della riduzione della capacità reddituale delle famiglie dopo il Covid. Per questo abbiamo puntato su due linee di finanziamento: la legge 338/2000 e il PNRR.
Con la legge 338 abbiamo ottenuto oltre 9 milioni dal Ministero per il progetto di Via Mazza, a cui si aggiungono 3 milioni di fondi regionali: lì sorgeranno 128 nuovi posti letto già dal prossimo anno accademico. È stata fondamentale la collaborazione con la diocesi di Verona che ha messo a disposizione l’edificio, mantenendone la destinazione sociale.
E per quanto riguarda gli interventi con i fondi PNRR?
Un esempio è Via Giolfino, dove insieme a un privato stiamo riqualificando un ex magazzino della Croce Rossa per realizzare nuovi alloggi. Il PNRR consente finanziamenti di 20.000 euro a posto letto, con l’obbligo di destinare l’immobile a residenza universitaria per almeno 12 anni e di convenzionare il 30% dei posti con ESU a tariffe calmierate.
Complessivamente, tra Via Mazza e gli interventi PNRR, passeremo dai 400 posti letto che avevamo nel 2022 a quasi 900 dal prossimo anno. Siamo probabilmente l’unico ente in Italia a più che raddoppiare la disponibilità di alloggi, e lo facciamo per aiutare soprattutto la fascia più esposta: gli studenti che non rientrano pienamente nei parametri del diritto allo studio, ma non possono permettersi affitti di mercato. Per loro spesso la scelta è tra cambiare città o rinunciare all’università: ed è proprio questa esigenza che vogliamo intercettare.
Oltre a vitto e alloggio, quali altri servizi offrite agli studenti?
Sul sito è attivo uno sportello online che raccoglie tutte le informazioni su servizi e benefici. Abbiamo attivato anche consulenza psicologica e numerose convenzioni culturali e sportive. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare in modo che chi sceglie Verona per studiare non solo trovi supporto economico, ma viva un’esperienza completa, in una città universitaria accogliente e stimolante.
In Evidenza
Italia prima al mondo per crescita del turismo congressuale

Vinext brevetta un polimero per assorbire acqua dall’umidità nell’aria

Imprenditoria femminile, l’Italia guida la classifica della lavoratrici indipendenti

Cooperative e pace, a Verona un confronto su diritti, giustizia e democrazia economica

L’economia che non fa rumore ma tiene insieme la società

Verona motore economico del Veneto: crescita, export e turismo in primo piano

Drivalia Italia rafforza la struttura: Remo Grosso nuovo Direttore Commerciale

Ricerca e sviluppo, Cariverona investe 1,2 milioni per giovani, imprese e transizione verde

Prezzi in aumento a Verona: inflazione all’1,3% a novembre, pesano alimentari e ristorazione



