Alzheimer, la CISL FP Verona chiede attenzione per pazienti e operatori
di Giorgia PretiLa CISL FP Verona esprime forte preoccupazione per il futuro delle persone affette da Alzheimer, dei loro familiari e dei lavoratori e lavoratrici che quotidianamente si prendono cura di questa fascia fragile della popolazione. La patologia, in costante crescita, richiede un sistema assistenziale articolato, con personale altamente qualificato e supporti adeguati.
Secondo i dati dell’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità (2024), in Veneto si stimano oltre 78.000 casi prevalenti di demenza, di cui circa 70.000 già in carico ai servizi. La CISL FP Verona ritiene che questi numeri siano sottostimati, soprattutto considerando l’aumento dei casi a esordio precoce (prima dei 65 anni). Le donne risultano maggiormente colpite (68%) e il 98% dei pazienti ha più di 65 anni.
Verona: strutture attive ma personale insufficiente
Nella provincia di Verona operano diverse realtà impegnate nella presa in carico dei pazienti con Alzheimer, tra cui:
- Ca dei Nonni (Albaredo d’Adige)
- Pia Opera Ciccarelli (Borgo Roma)
- Fondazione Don Mozzatti d’Aprili (Monteforte d’Alpone)
- Centro Policella (Castel d’Azzano)
A queste si aggiungono altri enti che, pur non essendo specializzati, offrono supporto a pazienti con demenza. In Veneto sono attivi 37 Centri per il Declino Cognitivo e le Demenze (CDCD), articolati in 55 ambulatori distribuiti sul territorio.
Il Piano triennale regionale: un passo avanti, ma servono risorse
La CISL FP Verona accoglie con favore il Piano Triennale 2025–2027 presentato dalla Regione Veneto, che prevede un approccio multidisciplinare e il potenziamento delle reti ospedaliere e territoriali, con il supporto di centri diurni e strutture residenziali dedicate.
«Non possiamo però occuparci solo del paziente e della sua famiglia – dichiara Giovanni Zanini, segretario generale CISL FP Verona -. Serve attenzione anche per il personale, sempre più difficile da reperire e sottoposto a carichi di lavoro insostenibili».
A questo proposito la CISL FP Verona chiede: il superamento delle logiche del minutaggio per paziente; un clima organizzativo più attento alle esigenze del personale e il riconoscimento concreto della professionalità attraverso misure normative ed economiche.
«Chi lavora con pazienti affetti da Alzheimer merita rispetto, formazione continua e condizioni di lavoro dignitose – conclude Zanini -. Solo così potremo garantire una presa in carico efficace e umana, in linea con i bisogni reali del territorio».
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