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Carburanti, prezzi in calo ma non abbastanza: il Codacons chiede più tagli

di Matteo Scolari
Nonostante il calo ai minimi da quattro anni, i consumatori veronesi e italiani pagano ancora troppo caro il pieno: il Codacons rilancia la richiesta di riduzioni più rapide e incisive.

I listini di benzina e gasolio sono ai minimi dal 2021, ma per il Codacons non è sufficiente: le riduzioni dovrebbero essere molto più incisive per riflettersi realmente sulle tasche delle famiglie. Secondo i dati diffusi dal Mimit, ad agosto la benzina si attesta a 1,70 euro al litro e il gasolio a 1,63 euro, con un ribasso rispettivamente di 13 e 11,3 centesimi rispetto al 23 gennaio scorso.

Il trend al ribasso ha interessato buona parte del 2025, interrotto soltanto dalle tensioni internazionali di giugno. Tuttavia, osserva l’associazione, la dinamica non rispecchia i valori delle quotazioni del petrolio. Da giugno a oggi, infatti, il greggio ha segnato un -16,7%, mentre nello stesso periodo benzina e gasolio hanno registrato cali molto più modesti, appena del -2%. «Ancora una volta – sottolinea il Codacons – assistiamo a una discesa troppo lenta dei prezzi alla pompa rispetto ai mercati, mentre all’opposto i rincari vengono scaricati sui consumatori con estrema rapidità».

Per l’associazione dei consumatori è necessario che i benefici delle flessioni del petrolio vengano trasferiti più velocemente e in misura più consistente sui listini praticati al pubblico, soprattutto in un contesto in cui il caro-vita continua a pesare sui bilanci familiari. «Per questo chiediamo tagli più consistenti e immediati, a beneficio delle famiglie già schiacciate dall’aumento del costo della vita», conclude il Codacons.

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